Ponte, il sindaco di Colorno Christian Stocchi scrive al ministro: "Serve quello nuovo"
RingraziandoLa per l'attenzione e certo di un suo pronto e concreto riscontro, Le porgo, insieme agli auguri di buon lavoro per l'Italia, i più cordiali saluti da parte degli Assessori, dei Consiglieri e di tutta la Comunità di Colorno
COLORNO – Ha scritto al ministro dei trasporti Giovannini, così come aveva fatto col suo predecessore il primo cittadino di Colorno Christian Stocchi, preoccupato per il ponte che unisce parmense a cremonese. Tante parole, tante promesse ma nessuna prospettiva certa, al momento, per il nuovo che dovra sostituire la vecchia struttura destinata ad andare in pensione.
E intanto il tempo passa, inesorabile.
“Come fatto con l’ex ministra De Micheli nell’agosto 2020 – spiega il sindaco – ho scritto, a nome di tutti i colornesi e dell’intero Consiglio comunale, al nuovo Ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Giovannini per porre alla sua attenzione l’importanza strategica per Colorno e per un intero territorio sovraregionale della realizzazione del nuovo ponte di Colorno-Casalmaggiore. L’ho invitato a fare un sopralluogo per rendersi conto di persona della situazione”.
Questo il testo della lettera:
“Signor Ministro,
mi rivolgo a Lei a nome della nostra Comunità, con il supporto unanime del Consiglio comunale di Colorno, che idealmente si associa a questa lettera, per sottoporLe la questione del nuovo Ponte sul Po di Colorno-Casalmaggiore: un’infrastruttura di importanza strategica, non solo per il nostro territorio, ma per tutto il Nord Italia.
Dopo un lungo periodo di chiusura e la riapertura avvenuta nel giugno 2019, sono trascorsi quasi due anni (sui dieci presunti di durata del ponte ristrutturato): deve ancora essere realizzato il progetto di fattibilità tecnica ed economica, e si devono ancora individuare le fonti di finanziamento per la realizzazione della nuova struttura.
Come abbiamo avuto modo di segnalare in una precedente lettera alla Ministra che l’ha preceduto (prot. 10072 del 7 agosto 2020), rimasta tuttavia senza riscontro, ci preoccupa il possibile processo di ammaloramento della struttura esistente in quanto il sistema di monitoraggio dei carichi, per quanto certamente utile, non consente un rilevamento puntuale della velocità e dei pesi con sanzioni conseguenti per chi non rispetta tali limiti. Senza contare i consistenti flussi di traffico, talora aumentati dalle chiusure temporanee di altri ponti sul Po.
I nostri territori hanno subito pesanti conseguenze dalla chiusura avvenuta negli anni scorsi e non possono più permettersi di rivivere una simile situazione: di qui il senso dell’appello compatto di tutte le forze politiche e dell’intera nostra Comunità, affinché non si perda nemmeno un giorno di tempo e si garantisca un celere iter realizzativo del nuovo manufatto, a partire dalla tempestiva progettazione e dai finanziamenti necessari per la costruzione. Ormai si stimano infatti, se le previsioni iniziali non subiranno variazioni, poco più di otto anni di vita del ponte, come rilevato sopra.
Così come espresso ai suoi predecessori, Le formuliamo anche l’invito a venire (come fatto più volte a suo tempo dal Ministro Toninelli) a Colorno per un sopralluogo, insieme ai tecnici del Ministero e ai tanti rappresentanti delle Istituzioni che si stanno impegnando per la risoluzione di questo cruciale problema.
RingraziandoLa per l’attenzione e certo di un suo pronto e concreto riscontro, Le porgo, insieme agli auguri di buon lavoro per l’Italia, i più cordiali saluti da parte degli Assessori, dei Consiglieri e di tutta la Comunità di Colorno“.
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