Cultura

Bozzolo, la scuola Gonzaga ricorda i Giusti dell'Umanità con una installazione

Alcuni di questi Giusti sono ancora vivi, altri se ne sono andati da poco, come Luca Attanasio, ambasciatore italiano in Congo assassinato il 22 febbraio. E tra tante foto su carta, ecco alcuni laterizi: una pietra miliare per dare concretezza al concetto. GUARDA IL SERVIZIO TG DI CREMONA 1

BOZZOLO – Una installazione presso l’Istituto Comprensivo Gonzaga di Bozzolo perché, anche a scuole chiuse, è giusto ricordare: farlo il 6 marzo, giorno riconosciuto nel 2017 dalla Repubblica Italiana come quello per celebrare i Giusti dell’Umanità, non è casuale.

Ricordando chi si è speso durante la Shoah per salvare vite umane ma, più in generale, chiunque sia riuscito, in ogni epoca, a mettere al primo posto il prossimo, riuscendo spesso a farlo scampare a eccidi di massa o a situazioni tragiche. Dai Giusti tra le Nazioni, collegati proprio all’Olocausto ebraico negli anni ’40 del Novecento, ai Giusti dell’Umanità, per una visione più complessiva, in un giorno che entra a fare di un calendario di date significative, tutte ricordate dai ragazzi di Bozzolo e dintorni con un apposito poster.

Una installazione – realizzata, con l’aiuto dei docenti, dai ragazzi delle classi seconde e di una classe terza – che è anche un percorso storico, con i tanti volti – ognuno dei quali ricalca e presenta una storia – di chi è entrato a fare parte dei Giusti. E se il parroco storico di Bozzolo, don Primo Mazzolari, è una sorta di grande padrone di casa, ecco che l’installazione spazia ovunque nel tempo e nella geografia mondiale.

Eroi quotidiani che, come spiega il cartello apposto a inizio mostra, si sono battuti in favore dei diritti umani e della dignità della persona, rifiutando di piegarsi ai totalitarismi di ogni genere. Una giornata, il 6 marzo, che richiama soprattutto i valori della memoria del bene e della responsabilità, mettendo davanti prima di tutto la verità.

Alcuni di questi Giusti sono ancora vivi, altri se ne sono andati da poco, come Luca Attanasio, ambasciatore italiano in Congo assassinato il 22 febbraio. E tra tante foto su carta, ecco alcuni laterizi: una pietra miliare per dare concretezza al concetto, quello – appunto – della memoria del bene.

Giovanni Gardani

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