Cronaca

Canone Unico patrimoniale pubblicitario al debutto, una semplificazione

Il nuovo Canone è comunque comprensivo di qualunque Canone ricognitorio o concessorio previsto da norme di legge e dai regolamenti comunali e provinciali, fatti salvi quelli connessi a prestazioni di servizi

Approvate con decreto del Presidente della Provincia le tariffe, i coefficienti moltiplicatori e la classificazione delle strade provinciali nonchè i relativi oneri istruttori previsti dal nuovo Canone Unico patrimoniale di concessione, autorizzazione o esposizione pubblicitaria.

Ma non si tratta di un canone aggiuntivo: esso va infatti a sostituire Cosap (Canone per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche) e Cimp (Canone per l’installazione dei mezzi pubblicitari). Dopo il via libera del Consiglio provinciale a metà febbraio al regolamento del Canone unico, adesso arriva la definizione delle tariffe annuali e giornaliere che non saranno comunque superiori a quelle dei due precedenti canoni.

Il nuovo Canone è comunque comprensivo di qualunque Canone ricognitorio o concessorio previsto da norme di legge e dai regolamenti comunali e provinciali, fatti salvi quelli connessi a prestazioni di servizi.

Il Canone è disciplinato dagli enti in modo da assicurare un gettito pari a quello conseguito dai canoni e dai tributi che sono sostituiti da esso.

La recrudescenza dell’epidemia da COVID-19, riscontrata già dal mese di ottobre 2020 e che non sembra rallentare, ha indotto l’Amministrazione Provinciale, almeno per l’anno in corso, a non procedere ad alcun aumento al fine di non gravare ulteriormente sulla situazione di disagio economico e sociale derivante dalle misure restrittive adottate dal Governo con i numerosi provvedimenti per il contenimento della pandemia.

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