Mozione Segre, Panizzi (Lega): "Strumentale: non era solidarietà, ma un attacco a Salvini"
"Mio nonno è stato nei lager nazisti, dunque ho ben a cuore la questione e posso garantire che nessuna è più vicina a Segre della sottoscritta, avendo avuto in casa un testimone dei campi di concentramento. Tuttavia la mozione non era di solidarietà a Segre ma era un attacco a Matteo Salvini, dato che il suo intervento è stato completamente travisato".
VIADANA – Arriva dal consigliere comunale a Viadana in quota Lega Salvini una precisazione legata alla mozione di solidarietà a Liliana Segre, che venerdì è stata bocciata con i voti della maggioranza. “Quello che non accetto – spiega Donatella Panizzi – è che si strumentalizzi la figura di Segre per una mozione che aveva tutt’altro significato. Mio nonno è stato nei lager nazisti, dunque ho ben a cuore la questione e posso garantire che nessuna è più vicina a Segre della sottoscritta, avendo avuto in casa un testimone dei campi di concentramento. Tuttavia la mozione non era di solidarietà a Segre ma era un attacco a Matteo Salvini, dato che il suo intervento è stato completamente travisato. Salvini aveva parlato della possibilità di abolire o ridimensionare l’istituto dei senatori a vita e il suo non è mai stato un attacco a Liliana Segre”.
“Non solo – insiste Panizzi -. La minoranza di centrosinistra ha letto una mozione che era differente rispetto a quella protocollata, proprio per aggiustare il tiro rispetto a quel documento: per me questa è la riprova della loro malafede. La loro mozione era per condannare Salvini, non per esprimere solidarietà a Segre, che è stata soltanto usata come una sorta di esca e di diversivo, tanto è vero che poi nel mio intervento in consiglio comunale ho letto la mozione originaria, che era differente nei contenuti. Da qui la decisione di non votarla”.
Panizzi ha poi riportato il suo intervento in consiglio comunale a Viadana sulla propria pagina Facebook. Lo riportiamo integralmente: “Quello che Voi (riferito alla minoranza di centrosinistra, ndr) asserite nella Vostra mozione non corrisponde al vero: il Leader della più importante forza politica NON si è rivolto, nello specifico, alla senatrice Segre – come invece sostenete Voi -, bensì ha semplicemente citato una frase di Beppe Grillo del 2012 rivolta a tutti i senatori a vita; e, presenti in Senaro il 18 gennaio 2021, erano presenti tre senatori a vita: Elena Cattaneo, Mario Monti e Liliana Segre.
Il Leader della più importante forza politica si è, invece, rivolto al Presidente del Consiglio dichiarando che “Noi speriamo che Lei liberi la poltrona che sta ostinatamente difendendo con tutti i mezzi necessari”. Fra tutti i mezzi necessari – oltre a cercare la stampella dei cosiddetti Volenterosi, Costruttori, Responsabili – si presume vi sia stato anche quello di chiamare a raccolta i senatori a vita per votare la fiducia al Governo. Ma quando il voto di fiducia dei senatori a vita è assolutamente vitale affinché il Governo sopravviva, diventa uno strumento per consolidare maggioranze che, senza il loro sostegno, non sarebbero tali.
I Senatori a vita sono nominati dal Capo dello Stato, carica prevista dall’art. 59, secondo comma della Costituzione; ma è proprio contro l’istituto dei senatori a vita che l’allora leader del Movimento 5 stelle aveva lanciato nel 2012 un sondaggio sul suo blog per chiedere ai suoi lettori l’eliminazione della carica. Più recentemente, il 9 ottobre 2019, è stato presentato al Senato della Repubblica, il disegno di legge costituzionale, Atto Senato n. 1540: Elezione a suffragio universale e diretto del Presidente della Repubblica e abolizione dell’istituto dei senatori a vita che ha l’obiettivo di restituire legittimità alla volontà popolare. Inoltre, nel mese di gennaio scorso, è stata proposta una petizione popolare on line. La nomina dei senatori a vita – si legge nella petizione – è un anacronistico residuo del sistema monarchico. Tema, questo, già dibattuto da Emilio Lussu durante i lavori dell’assemblea costituente, secondo il quale la possibilità di nominare 5 senatori a vita, “traviserebbe le reali forze risultanti alle elezioni generali politiche. Sarebbe, in poche parole, il sistema spicciolo per cui il Governo potrebbe fare, in modo certo a suo arbitrio, della seconda Camera, la sua maggioranza politica”.
Voi chiedete al Consiglio Comunale e alla Giunta di:
1) Condannare quest esternazioni: Il Leader della più importante forza politica ha già condannato queste esternazioni; egli ha chiesto al M5s di chiedere scusa ai senatori a vita. Questa richiesta è stata espressa in Parlamento durante il Suo discorso all’Aula. Pertanto è una dichiarazione ufficiale e verificabile.
2) Esprimere solidarietà alla propria cittadina onoraria Senatrice Segre. Ricordiamo a “tutti” che NOI, Noi inteso come espressione della maggioranza consiliare sia della precedente che dell’attuale Amministrazione, abbiamo conferito la cittadinanza onoraria a Liliana Segre e che noi esprimeremo sempre solidarietà ai cittadini benemeriti. Voi avete proposto una mozione per esprimerle solidarietà, ma la citazione di Grillo è stata, però, interpretata dalla Senatrice Segre in maniera molto diversa da come l’avete interpretata voi. Ella in Senato ha replicato a fine seduta con una risata e, come riportato testualmente da Il Fatto Quotidiano del 19/01/21 ha dichiarato: “Sono molto scaramantica, uno che dice così è una bellezza, da questo punto di vista, ho 90 anni e va bene”.
3) Contrastare con forza ogni atto e dichiarazione di contenuto razzista e antisemita: Il 30/10/2019 è stata istituita la Commissione Segre, ovvero la Commissione straordinaria che si occuperà del contrasto all’intolleranza, al razzismo, all’antisemitismo e all’istigazione dell’odio.
Ricondurre una citazione, rivolta ai senatori a vita, al razzismo e all’antisemitismo, a mio giudizio, è strumentalizzazione di un evento, anzi, per meglio dire, questa mozione si potrebbe definire faziosa. Fazioso – testualmente dal dizionario – è colui che sostiene con intransigenza senza obiettività il proprio partito, le proprie tesi, animato da spirito di parte; con significato più generico, nell’uso moderno, di persona che subordina tutto alla propria ideologia assumendo consapevolmente atteggiamenti privi di obiettività e quindi settari. Strumentalizzazione che trova un impiego sempre più frequente nel clima aggressivo che caratterizza la contesa politica, in particolare per attribuire qualche colpa all’avversario. Va da sé che, nel farlo, l’opposizione può commettere errori, cadere nell’esagerazione. Per antisemitismo si intende l’avversione, la paura e la lotta contro i Giudei, ovvero gli Ebrei, e anche contro lo Stato d’Israele, inteso come collettività di ebrei. Queste richieste di impegno sono un “Minestrone”. Si parte da una citazione, si deduce che abbia riferimento con una sola e specifica persona, si aggiunge una richiesta di solidarietà – nel mentre la specifica persona ride -.
E’ sempre auspicabile che il dibattito politico prenda in esame ogni possibilità interpretativa. Se così non fosse non saremmo in democrazia. Ma la vostra è una posizione ideologica; questa mozione parte da un’accusa infondata, da una citazione che non ha e, tra l’altro, non ha avuto mai nessun riferimento con la Senatrice Segre. Questa Vostra arbitrale interpretazione può arrecare danno solamente alla reputazione di chi ha promosso questa mozione. C’è da chiedersi cosa abbiano in mente coloro che accusano qualcun altro di strumentalizzare un evento. Al riguardo mi permetto di leggere quanto da Voi fatto pubblicare sul quotidiano La Voce di Mantova il 17/02/21, articolo a firma di Lorenzo Costa:
“[…] nel contempo riteniamo, per rispetto della cittadinanza e dei nostri iscritti e simpatizzanti, di respingere ogni diretta e indiretta insinuazione che coinvolga il PD viadanese in qualsiasi misura, in ragione dell’attività politica amministrativa svolta da … un assessore in passato, in quanto da ritenersi finalizzate esclusivamente a denigrare il partito stesso, la sua presenza e il suo impegno politico”. Vi chiedo pertanto di ritirare questa mozione, ritenendola strumentale e faziosa. Il rispetto che pretendete per Voi spero lo concediate anche a Noi. Se così non fosse, le chiedo Presidente di mettere a verbale le motivazioni del nostro voto contrario”.
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