Cronaca

Piaga rifiuti. 'Io Amo Colorno' suggerisce rimedi: fototrappole e lavori di pubblica utilità

Crediamo fermamente che si debba partire dalla tecnologia. Le telecamere che l'attuale amministrazione ha installato, sono un buon deterrente, ma in caso di situazioni di questo tipo, vanno guardate ed utilizzate per scovare gli autori del reato

COLORNO – Colorno non ha un’isola ecologica funzionante. Quella che c’era era stata chiusa definitivamente nell’ottobre scorso per mancata conformità. Già nel 2014 Iren aveva segnalato il problema rimasto irrisolto. Dal 1° ottobre dell’anno scorso, grazie ad una convenzione, i cittadini di Colorno possono andare a portare gli ingombranti ed i rifiuti all’isola ecologica di Torrile.

L’abbandono dei rifiuti sul territorio comunale è rimasto un grande problema, invero condiviso con tanti altri comuni e la chiusura dell’isola ecologica non può essere un’attenuante o una giustificazione. A farsi portavoce della lamentela il gruppo civico ‘Io Amo Colorno’ che chiede maggiori controlli, maggior educazione e disciplina e l’utilizzo delle fototrappole nelle zone solitamente utilizzate dagli imbecilli di turno per abbandonare i propri rifiuti.

“A Colorno – spiega il gruppo di Nicola Scillitani – l’inciviltà dilaga, e ad onor del vero mai si è fermata. Oggi la scusa più utilizzata per giustificare certe immagini è la chiusura dell’Isola ecologica. Struttura per la quale è cessato il servizio a causa di diverse irregolarità sulle vigenti normative di sicurezza.

Lo smaltimento dei rifiuti ingombranti continua presso la struttura di stoccaggio sita a San Polo di Torrile, a pochi chilometri da Colorno, e sempre tramite il numero telefonico di Iren, a cui si può telefonare per prenotare direttamente un ritiro sotto casa.

Tutto questo però sembra non bastare. Ma come si può pretendere che sia sufficiente, quando in realtà tali comportamenti irrispettosi, avvenivano anche in passato, quando funzionava anche l’Isola ecologica colornese? No, la giustificazione non tiene.

Da troppo tempo le aree verdi del nostro territorio sono oggetto di tutto questo. L’impegno della Polizia Locale può sicuramente aumentare, ma tra le tante situazioni da affrontare, e con numeri ridotti, non può fare molto di più. E’ doveroso ricordare che non si può tenere un presidio ‘umano’ fisso h24 in ogni punto del paese.

Crediamo fermamente che si debba partire dalla tecnologia. Le telecamere che l’attuale amministrazione ha installato, sono un buon deterrente, ma in caso di situazioni di questo tipo, vanno guardate ed utilizzate per scovare gli autori del reato. Reati che vanno adeguatamente puniti con sanzioni e lavori di pubblica utilità.

Non essendo possibile logisticamente e per il costo elevato, riempire di telecamere, ogni strada del paese, ritorniamo sulla necessità di utilizzare Foto e Video – Trappole, da posizionare in maniera riservata nei punti più critici. Occorre installare dei cartelli di avviso multilingua con l’informativa di “divieto abbandono rifiuti” e con la pena a cui si va incontro in caso di trasgressione.

Si può fare di più ed occorre farlo. Tra i primi punti di un programma di miglioramento territoriale ci deve essere assolutamente il decoro.

Il nostro gruppo in passato ha svolto diverse iniziative di pulizia delle aree verdi, ed il consigliere addetto al verde pubblico ed al decoro, Maurizio Segnatelli, continua a farsi in quattro, intervenendo spesso anche di domenica. A lui va tutta la nostra stima.

E’ doveroso anche formare i giovani ad una corretta educazione ambientale, e rispolverare l’albo dei volontari presente in comune. Ci sono tante opportunità utili e vanno “sfruttate”. Lo avevamo detto diverse volte in passato e abbiamo ritenuto utile ripresentare tali richieste.

Siamo a disposizione in qualità di cittadini per dare una mano nelle nostre possibilità, ma non lasciamo che il bellissimo paese che fu di Maria Luigia, naufraghi verso un punto di non ritorno”.

redazione@oglioponews.it

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