Pip Crocette, cambia il vincolo: supermercato in arrivo? Schermaglie in consiglio a Casalmaggiore
La Sinvest Srl, proprietaria dell'area, ha chiesto di modificare un cavillo che imponeva di avere superfici di vendita da 250 metri quadrati, aumentando le stesse di dieci volte, con un massimale di 2.500 metri quadrati. In cambio, come ha spiegato l’assessore Leoni, chi acquisirà l’area dalla Ditta Sinvest Srl, investirà 300mila euro in opere. GUARDA IL SERVIZIO TG DI CREMONA 1
CASALMAGGIORE – E’ stato uno dei temi cardine dell’ultimo consiglio comunale a Casalmaggiore lunedì sera: cosa fare della zona Pip Crocette, il 16 giugno 2005 assegnata alla Cobra Trasporti Snc (che ha poi chiesto e ottenuto la rescissione del contratto il 5 novembre 2008) e, dopo due bandi andati a vuoto, passata con trattativa privata alla Sinvest Srl il 31 agosto 2017? La stessa Sinvest Srl ha chiesto di modificare un cavillo che imponeva di avere superfici di vendita al massimo di 250 metri quadrati, aumentando le stesse di dieci volte, con un massimale dunque di 2.500 metri quadrati.
Da lì è partita una contrattazione tra ditta e comune, volta a trovare anche una utilità pubblica nell’operazione, per poter concedere la modifica del vincolo. E così in cambio, come ha spiegato durante la presentazione del punto l’assessore ai Lavori Pubblici Vanni Leoni, chi acquisirà l’area dalla Sinvest Srl, si impegnerà a investire 220mila euro in opere compensative già individuate dal comune, sistemando l’incrocio via Romani-via Roma-via del Lavoro, interessato dal passaggio di molti studenti della scuola media Diotti, gli acciottolati di piazza Turati (dietro il municipio) e aggiungendo 80mila euro per soluzioni per il rilancio dei negozi di vicinato. Per Leoni un cambio di prospettive, senza tirare in ballo ancora il rischio legato all’arrivo di un nuovo supermercato in città, per un motivo semplice. “Discorsi di questo genere andavano fatti vent’anni fa, perché adesso i buoi sono scappati”.
Contrari tutti i gruppi di minoranza. Dal Listone con Gabriel Fomiatti – che ha chiesto attenzione, su quegli 80mila euro, per i negozi anche delle frazioni, e inoltre ha invitato a sfruttare di più i bandi per operazioni come quelle compensative richieste -, a Casalmaggiore la Nostra Casa con Mario Diana, che ha sottolineato “una visione e una logica sbagliate, per le quali chi ha i soldi può fare tutto”, a Vivace e Sostenibile con Annamaria Piccinelli, che ha accusato di non avere una visione per i piccoli commercianti e di fare il male della città, perseverando nell’errore. Da tutti i consiglieri citati, e da Pierluigi Pasotto di CNC, l’accusa di non vedere l’interesse pubblico in questa operazione. “L’utilità pubblica dell’opera deve essere insita nell’opera stessa, non altrove, altrimenti passa il concetto che chiunque possa spendere sia autorizzato ad aprire un Decathlon sul “listone” di piazza Garibaldi”.
Il presidente del consiglio Pierfrancesco Ruberti ha ricordato come quell’area sia già destinata a edificazione, dunque a consumo di suolo, e come l’operazione porterà introiti tra oneri e Imu. Dal sindaco Filippo Bongiovanni la risposta, indicando i benefici portati dai 6500 metri quadrati già investiti in quell’area dall’anno 2000, i posti di lavoro (“non credo che in quello spazio verrà Amazon coi suoi robot”), gli asfalti da rifare e considerando eccessiva l’accusa di “rovinare la città”. “Valutiamo sempre il fatto – ha detto il primo cittadino – che un nuovo supermercato, se davvero arriverà tale attività, entra in concorrenza con altri supermercati e non i negozi di vicinato. Dal 2004 ad oggi, ossia da quando seguo il consiglio comunale, non ho mai visto opere compensative così alte in valore, frutto dell’urbanistica contrattata. Ricordo che nel 2010 venne approvato il progetto della centrale a biogas vicino all’ospedale Oglio Po con conseguente realizzazione, in compensazione, di due parcheggi pubblici, che in quel punto servivano davvero a poco: nessuno parlò di Casalmaggiore in rovina per quell’operazione. Noi se non altro vogliamo portare a casa due obiettivi ben più significativi per il centro storico e non solo”.
Il consigliere Marco Poli, che era assessore quando per la prima volta la questione Pip Crocette passò in consiglio (nel 2019), ha ricordato come quell’area fosse oggetto di potenziali dispute legali, “un bel problema per Casalmaggiore, ora trasformato in opportunità”. Il punto alla fine è passato con i voti favorevoli della sola maggioranza e la minoranza contraria. Chi volesse guardare l’intero dibattito può trovarlo al seguente link dal minuto 1.03.30: https://www.youtube.com/watch?v=4czkIqmDlQk
Giovanni Gardani