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Casalmaggiore, via Lombardia diventa (quasi tutta) pubblica a 18 anni dalla lottizzazione

“Chiaramente però, se si tratterà di aggiustare la strada - ha rimarcato Bongiovanni - il comune agirà a proprie spese sui tratti di propria competenza”. Il punto è passato con 11 voti favorevoli (la maggioranza) e l’astensione dei 5 consiglieri di minoranza. GUARDA IL SERVIZIO TG DI CREMONA 1

CASALMAGGIORE – Si è parlato di bilancio ma, tra tante tematiche, il consiglio comunale di Casalmaggiore lunedì sera ha affrontato pure una questione annosa, quella di via Lombardia, alle porte di Vicoboneghisio, che infatti si trova al raccordo (via Roma) tra la rotonda Diotti e il cavalcavia che porta in frazione.

Un tema particolarmente spinoso, che è emblematico, nonostante via Lombardia sia una via decisamente periferica, di come a volte le competenze e i “conflitti” tra pubblico e privato si trascinino per anni, mettendo poi in difficoltà la pubblica amministrazione nelle decisioni da prendere e gli stessi residenti nelle richieste da porre. Di fatto un problema di competenze, come detto, trascinato negli ultimi 50 anni, a partire appunto dalla decade ’70 quando la via venne edificata.

Cosa è accaduto in consiglio comunale lunedì sera? Il vicesindaco e assessore ai Lavori Pubblici Vanni Leoni ha fatto la cronistoria della lottizzazione partita nel 2003 (lottizzazione Arianna), con la realizzazione di un condominio in fondo alla via e poi di parcheggi pubblici a valle della strada, rimasta però privata. “Fondo intercluso”, come si dice in gergo.

“L’unico modo per risolvere il problema è acquisire alcuni parti di strada, per renderla totalmente pubblica e collegare via Roma alla lottizzazione Arianna” ha spiegato Leoni.

Il quale, su richiesta del consigliere di Casalmaggiore la Nostra Casa Pierluigi Pasotto, ha spiegato che quattro proprietari su trenta si sono detti contrari alla cessione dell’area privata al comune, “ma siamo in attesa di un auspicabile ripensamento”.

I problemi, in tal senso, potrebbero essere collegati, ad esempio, ad un sinistro stradale con un dilemma sulle competenze per il privato cittadino. Il comune, dal canto suo – hanno precisato Leoni, il presidente del consiglio Pierfrancesco Ruberti e il sindaco Filippo Bongiovanni – si preoccuperà di realizzare una segnaletica che indichi le zone rimaste private.

“Il passaggio comunque non sarà limitato – ha precisato Ruberti – perché il concetto è lo stesso delle strade vicinali, ossia delle strade dei frontisti ad uso pubblico”. “Chiaramente però, se si tratterà di aggiustare la strada – ha rimarcato Bongiovanni – il comune agirà a proprie spese sui tratti di propria competenza”.

Il punto è passato con 11 voti favorevoli (la maggioranza) e l’astensione dei 5 consiglieri di minoranza.

Giovanni Gardani

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