Viadana, guerra alle nutrie anche nel lockdown. Bellini: "E' servizio di pubblica utilità"
Si torna a parlare della problematica legata alle nutrie a Viadana. A farlo è l'assessore alla Sicurezza Romano Bellini, che conferma come nemmeno la zona rossa dei giorni scorsi abbia fermato l'attività di contenimento di questa specie.
VIADANA – Si torna a parlare della problematica legata alle nutrie a Viadana. A farlo è l’assessore alla Sicurezza Romano Bellini, che conferma come nemmeno la zona rossa dei giorni scorsi abbia fermato l’attività di contenimento di questa specie. “Nei giorni passati, quando ho appreso che Regione Lombardia sarebbe ritornata in zona rossa, mi sono adoperato per poter far fronte a tale emergenza. Voglio ricordare che dal 2015, la nostra amministrazione si è mossa immediatamente organizzando corsi sul territorio per formare gli operatori sia di tipo A (che operano con arma da fuoco), sia di tipo B (che operano con le gabbie) con lo scopo di avere molte persone abilitate ad effettuare le catture e gli abbattimenti. In questi anni, infatti, il comune di Viadana è sempre stato ai primi posti, nella provincia di Mantova, come numero di capi catturati e abbattuti ed ha sempre investito fondi propri per cercare di combattere un fenomeno che sta diventando, oltre ad un problema agricolo per i danni ai raccolti, anche un problema di sicurezza visto il numero di nutrie che vengono investite quotidianamente. Non dimentico poi il problema ambientale e idrico, visto che le rive dei fossi e delle bonifiche sono martoriate da buchi. Durante il primo lockdown, oltre ad essere state avvistate diverse tipologie di animali pascolare liberamente all’interno dei paesi, la nutria in particolare, tranquilla e non incalzata, si è riprodotta ancor più velocemente, con conseguente invasione di esemplari. Purtroppo non è bastato recuperare nei mesi successivi ed effettuare quasi 2000 abbattimenti”.