Bellaguarda, il presepe in chiesa è un messaggio di integrazione per tutti
Il presepe in chiesa a Bellaguarda è stato allestito da un gruppo di giovani provenienti da varie famiglie di immigrati: la composizione è visitabile ogni giorno dal mattino fino a sera in chiesa ed è accompagnato dallo scritto che proponiamo integralmente.
BELLAGUARDA (VIADANA) – Il presepe in chiesa a Bellaguarda, frazione di Viadana, è stato allestito da un gruppo di giovani provenienti da varie famiglie di immigrati: la composizione è visitabile ogni giorno dal mattino fino a sera in chiesa ed è accompagnato dal seguente scritto che proponiamo integralmente:
UN PRESEPE PERCHE’?
Partendo dal fatto che Maria e Giuseppe diventarono mamma e papà in una stalla “perché non c’era posto per loro nell’albergo”, dando alla luce il Salvatore dell’umanità ed inizio alla loro nuova famiglia in un luogo così umile e misero, abbiamo rappresentato nel presepe questa difficoltà affrontata più di 2.000 anni fa dalla famiglia di Dio e siamo arrivati ai giorni nostri per cercare di diffondere in modo capillare il messaggio sulla fraternità e l’amicizia sociale dell’Enciclica “Fratelli tutti”, approfondendo tutti gli aspetti propri del testo e del magistero di Papa Francesco.
Ci sono ancora molte porte chiuse, strutture fisiche e mentali dove non si riesce a far posto all’altro giustificandosi con sovranismi, populismi, fanatismi, individualismi, razzismi, indifferenza, neutralità… “Diciamolo, siamo cresciuti in tanti aspetti ma siamo analfabeti nell’accompagnare, curare e sostenere i più fragili e deboli delle nostre società sviluppate. Ci siamo abituati a girare lo sguardo, a passare accanto, a ignorare le situazioni finché queste non ci toccano direttamente”. La mia porta, la mia casa, la mia proprietà, il mio tempo, la mia mente: chi e cosa ospitano? Un’alternativa a questo limite sia umano che di chi si dichiara credente è la fraternità. Tenere presente che la fede ha una dimensione verticale, Padre e figli, ma anche orizzontale, la fratellanza. La fraternità è una porta sempre aperta anche quando gli spazi sono stretti o esauriti, perché si preoccupa di trovare una soluzione alternativa per chi è nel bisogno. Non ha limiti la fratellanza umana perché riconosce tutti come persone aventi diritti comuni.
I bambini della scuola materna hanno rappresentato il messaggio della fraternità con tanti cuori, non sono isolati uno dall’altro, ognuno ha un nome diverso che lo identifica, ma tutti hanno un legame, sono le mani che si stringono e formano una catena umana unita e indivisibile. Qui davanti alla capanna c’è posto per tutti, ci si specchia nell’amore fraterno e si riesce a cancellare tutto ciò che ci può dividere per far emergere l’essenziale. Anche se in questo Natale sembra proibitivo questo slancio di contatto fisico ed unione reciproca, cerchiamo di farli nostri e di portarli a chi ci sta intorno come riusciamo. E’ il dono più grande che possiamo dare e ricevere.
BUON VERO NATALE FRATELLI TUTTI!
Agostino, Arfan, Evans, Guru, Hamza, Luca, Luigi, Navi, Onkar, Raja, Saber”.
redazione@oglioponews.it