Politica

Viadana, l'opposizione chiede annullamento delibera comunale

Il Testo Unico degli Enti Locali e lo Statuto del Comune di Viadana parlano però chiaro. Le acquisizioni e alienazioni di patrimonio sono una competenza esclusiva del Consiglio Comunale

VIADANA – Folate di vento gelido provenienti dall’opposizione rendono l’ingresso nel periodo festivo per l’amministrazione guidata dal Sindaco Cavatorta con la posizione del Presidente del consesso viadanese al centro dello scontro politico. Così si esprime la minoranza che non lesina spigolosità nei toni e nei contenuti: “In qualità di Consiglieri di minoranza chiederemo al Sindaco e alla Giunta Comunale, l’annullamento della delibera di Giunta 119 del Luglio 2020, lo faremo con una Mozione. Si tratta dell’approvazione di un piano attuativo siglato “Rp” nel nostro piano regolatore. La proprietà del fondo al momento dell’approvazione risultava essere di una società la Pmc srl (10.000 Euro di capitale sociale) le cui quote – si legge nel documento redatto dalle forze di opposizione –  sono controllate indirettamente dall’attuale Presidente del Consiglio Comunale, il dott. Pietrangelo Gozzi e da un trust di diritto irlandese che non consente di conoscere chi sia il proprietario della società. Nell’approvazione del piano, oltre ad aver notato la “stranezza” per la quale i soci di Gozzi si rifugiano dietro a quel tipo di strumento, (poco trasparente utilizzato da chi probabilmente deve sfuggire da un fallimento o da controlli di altri natura), esistono delle illegittimità facilmente individuabili”.

Il piano inclinato rappresentato dalle schermaglie delle ultime settimane sembra non diminuire l’intensità della polemica: “Le destinazioni ammesse su quel tipo di fondo sono esclusivamente per residenza ed esercizi di vicinato. La programmazione dalla Giunta Comunale acconsentiva con la DGC 119 (in maniera illegittima) un 50% di immobili a destinazione direzionale. Per poter realizzare del Direzionale su un fondo a sigla “Rp” serviva una Variante al Piano di Governo del territorio. Il nostro illustre  Presidente del Consiglio con i soci del trust irlandese, grazie a quel “regalo caduto dal cielo” da parte della giunta comunale, hanno potuto finalmente venderlo ad un consulente del Comune di Viadana. Un’altra potenziale illegittimità è costituita dal fatto che con la convenzione urbanistica verrebbero cedute aree per servizi pubblici (standard) sulla base però di un carico urbanistico calcolato unicamente residenziale. La convenzione urbanistica per l’acquisizione di quei fondi sarebbe stata approvata dalla Giunta con la medesima delibera”.
“Il Testo Unico degli Enti Locali e lo Statuto del Comune di Viadana parlano però chiaro – si legge -. Le acquisizioni e alienazioni di patrimonio sono una competenza esclusiva del Consiglio Comunale. Per l’approvazione della convenzione serviva una Delibera di Consiglio Comunale. Probabilmente si arrivò a questo tipo di soluzione, molto favorevole al nostro Presidente del Consiglio, visti i ritardi nella revisione del piano regolatore e grazie anche ad una situazione politica che nel corso del precedente mandato rendeva “traballante è potenzialmente ricattabile ” dal punto di vista politico l’amministrazione Cavallari. Così facendo a tempo di record, sulla base delle esigenze del promissorio acquirente veniva approvata una pianificazione in difformità rispetto alle Norme tecniche attuative. Lo scorso 31 Luglio la Pmc srl controllata indirettamente al 50% dal dott. Pietrangelo Gozzi riuscì a realizzare la vendita dell’area al “consulente del Comune di Viadana” per la cifra di 228.000 Euro + Iva”. La nota stampa si chiude con un laconico: “Giudichino i cittadini Viadanesi”.
A. S.

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