Ladri acrobati a Casalmaggiore: nel mirino il quartiere del Borgo
L’impressione, ma ovviamente sul caso stanno indagando i carabinieri di Casalmaggiore, è che vi sia un basista e che si tratti di ladri acrobati: nel primo dei due furti in via Pascoli, quando i malviventi sono entrati nell’abitazione di una donna ma non hanno trovato nulla da asportare, questi sarebbero entrati arrampicandosi dal muro laterale.
CASALMAGGIORE – Una banda a segno, in qualche caso, e in qualche caso invece a mani vuote, ma è evidente che la zona presa di mira è quella dell’antico “Borgo”, ossia quella che si sviluppa attorno alla chiesa di San Leonardo. Via Grandi, via Foscolo, via Pascoli: del tentativo andato a vuoto – nel senso che i ladri non hanno trovato nulla, mettendo però a soqquadro la casa – in via Grandi avevamo detto nei giorni scorsi. Nelle ultime ore però due tentativi sono stati portati avanti sia in via Foscolo che in via Pascoli. L’impressione, ma ovviamente sul caso stanno indagando i carabinieri di Casalmaggiore, è che vi sia un basista e che si tratti di ladri acrobati: nel primo dei due furti in via Pascoli, quando i malviventi sono entrati nell’abitazione di una donna ma non hanno trovato nulla da asportare, questi sarebbero entrati passando dal muro laterale, arrampicandosi fino alla finestra, per poi forzarla.
E il modus operandi è parso lo stesso – in attesa di verifiche da parte degli inquirenti – anche nel colpo andato invece a segno lunedì nel tardo pomeriggio, quando i malviventi sono entrati sempre dalla finestra, forzandola, dopo avere scavalcato la recinzione che separa le abitazioni dal vicino parco di via Corsica. In questo caso hanno prima provato a rompere una finestra che però, col doppio vetro, ha resistito, poi sono entrati dalla finestra del bagno, rompendo il davanzale, l’infisso in legno e aprendo la maniglia. Prima di andarsene hanno accostato la finestra, tanto che la proprietaria, uscita di casa per appena tre quarti d’ora, dalle 17.15 alle 18, ha pensato inizialmente di essersi dimenticata la finestra aperta, una volta rincasata. Stessa tecnica utilizzata il 25 novembre, per il colpo non andato a segno sempre in via Pascoli. Da qui il sospetto che possa trattarsi di una banda composta da più persone, di cui una probabilmente attenta ai movimenti dei residenti in queste vie, che attiva cioè il piano per il furto, una volta che la casa viene lasciata sguarnita dai proprietari. Come detto, le case nei due episodi incriminati sono rimaste vuote per un lasso di tempo molto breve, e sempre nel tardo pomeriggio.
Da segnalare anche un paio di furti in via Roma, più lontana rispetto alle vie del “Borgo”, con serramenti forzati o rotti per riuscire ad entrare, utilizzando però sempre la stessa tecnica, ossia l’ingresso da una porta secondaria rispetto a quella principale, posta magari sul retro e dunque capace di dare meno nell’occhio, o addirittura da una finestra. In queste due occasioni sarebbero stati asportati contanti e preziosi.
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