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Palazzo Pretorio e i fondi Gal alla fine arrivati. Minoranza a Rivarolo Mn: "Ricorso al Tar atto prepotente"

"A noi sembra altresì anomalo l’adire ad azioni legali - conclude la minoranza - allorquando si viene esclusi da una graduatoria redatta da una commissione tecnica indipendente su di una misura rivolta ad aspetti di sostegno relativamente all’emergenza pandemica. Dove si ferma la loro capacità amministrativa subentra la loro prepotenza".

RIVAROLO MANTOVANO – La minoranza consiliare di Rivarolo Mantovano va all’attacco dell’amministrazione Galli. “Apprendiamo dai media che, grazie ad un bando del Gal Terre del Po, è stato finanziato il rifacimento del tetto del palazzo pretorio che ospita la biblioteca della fondazione Sanguanini. Finanziamento successivamente ottenuto grazie ad un rifinanziamento del bando in quanto, in prima istanza, il progetto presentato da questa amministrazione risultava essere il primo progetto escluso dai progetti finanziati. Ad una prima lettura il fatto in quanto tale non può che essere positivo, ma visionando il sito del GAL terre del Po si apprende che “in data 10 novembre 2020, da parte del nostro socio Comune di Rivarolo Mantovano, è stato depositato presso il TAR di Brescia un ricorso avverso, con richiesta di sospensiva, alla graduatoria del bando 7.4.01 per essersi classificati primi tra i progetti finanziabili ma non finanziati per limitazione dei fondi disponibili”, fatto che pone alcuni dubbi sulla trasparenza del modo di operare di questa amministrazione”.

“Dalla nota del GAL si evince che la nostra amministrazione – spiegano dalla minoranza – era stata messa al corrente della procedura di rifinanziamento della misura 7.4.01, rifinanziamento poi ufficializzato il 14 novembre. Si chiede pertanto per quale motivo, pur essendo in scadenza i termini di legge, il Comune abbia deciso di ricorrere contro il GAL e la Regione Lombardia pur essendo a conoscenza della procedura di rifinanziamento in corso. Si chiede altresì se l’amministrazione intenda confermare il procedimento presso il TAR pur essendo venuto meno il motivo del contendere. Il comportamento dell’amministrazione ha comportato una evidente dispersione di risorse pubbliche sia nella presentazione del ricorso che, ancor più, nella resistenza in giudizio. Comportando peraltro un ulteriore dispendio di risorse pubbliche nell’opposizione necessariamente disposta sia da parte del Gal (del quale la stessa amministrazione è socia) e della stessa Regione Lombardia”.

“A noi sembra altresì anomalo l’adire ad azioni legali – conclude la minoranza – allorquando si viene esclusi da una graduatoria redatta da una commissione tecnica indipendente su di una misura rivolta ad aspetti di sostegno relativamente all’emergenza pandemica. Per sostenere l’intervento vi sono certamente altri bandi sicuramente più idonei allo scopo senza così drenare risorse ad interventi certamente più urgenti. Nessuno nega l’utilità del progetto ma sottolineiamo l’importanza per il nostro comune di agire in intesa con il contesto territoriale e con le istituzioni che lui stesso ha contribuito a creare. In ultima battuta, vogliamo sottolineare la nostra solidarietà nei confronti del GAL Terre de Po. Sappiamo cosa vuol dire avere a che fare con l’Amministrazione Galli. Dove si ferma la loro capacità amministrativa subentra la loro prepotenza”.

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