Cronaca

Tre comuni in Provincia per le mosse in vista del 1° dicembre su raddoppio

Un appuntamento, quello del 1° dicembre, molto sentito come conferma la presenza già annunciata dei sindaci di una decina di comuni coinvolti al confine tra Cremona e Mantova, le due Province, Regione Lombardia, e ancora Italferr e Rete Ferroviaria Italiana, che cura la parte tecnica dei lavori, previsti dal 2021 al 2025.

PIADENA DRIZZONA/TORNATA/CALVATONE – I comuni alzano la voce e provano a farsi sentire, mettendo le carte in tavola in vista del prossimo 1° dicembre, quando in videoconferenza partirà la discussione legata alla Valutazione di Impatto Ambientale per quel che riguarda il raddoppio ferroviario della tratta Piadena-Mantova. Un appuntamento, quello del 1° dicembre, molto sentito come conferma la presenza già annunciata dei sindaci di una decina di comuni coinvolti al confine tra Cremona e Mantova, le due Province, Regione Lombardia, e ancora Italferr e Rete Ferroviaria Italiana, che cura la parte tecnica dei lavori, previsti dal 2021 al 2025.

Intanto lunedì i sindaci di Piadena Drizzona Matteo Guido Priori, di Tornata Mario Penci e di Calvatone Valeria Patelli hanno incontrato, sempre in teleconferenza l’architetto della Provincia di Cremona per il settore infrastrutture Giulio Biroli e l’architetto che cura gli interessi per i tre comuni Mario Gazzoli, coinvolgendo in un secondo momento il presidente della Provincia di Cremona Paolo Mirko Signoroni. “L’obiettivo – spiega Priori – è arrivare ad incontrare Italferr, con l’ingegner Rosa Pannetta, per poter illustrare le nostre rimostranze sul progetto. Per farlo, però, serve anche il collegamento con Regione Lombardia e con l’assessore alle Infrastrutture Claudia Terzi, a quel punto potremo illustrare tre proposte molto semplici, che però ci sembrano migliorative rispetto a quanto prevede il progetto di Italferr e RFI”.

In primis Priori pensa al sovrappasso della frazione del Vho, in via San Lorenzo, che potrebbe essere ricavato negli spazi già a disposizione e risultare ciclopedonale, anziché costruirne un altro distante 7-800 metri, che però si allontana dal centro e dunque rischia di essere utilizzato soltanto dalle auto e non certo dall’utenza debole della strada. In secondo luogo verrà portata avanti la proposta per migliorare la prevista rotonda davanti al supermercato Conad, creando una strada di arroccamento stralciata dal progetto di Italferr ma in realtà già esistente in delibere comunali del 2016 e 2017 e che dunque seguirebbe un progetto già stilato.

Infine le questioni aperte di Tornata e Calvatone. Nel primo comune il progetto del doppio binario crea una sorta di “pancia” che va a circondare un’area verde di 200 metri quadrati, che a quel punto andrebbe sprecata, con consumo di suolo da evitare; nel secondo comunque, invece, dove la ferrovia passa, così come per Tornata, da terreno destinato allo sviluppo industriale, è necessario conoscere al millimetro gli spazi occupati dal raddoppio per sapere mantenere la cosiddetta fascia di rispetto di 300 metri nel Piano di Governo del Territorio, questione che tocca anche Piadena Drizzona, chiamata proprio a redigere il proprio PGT.

G.G.

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