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Roberto Baschè: "San Martino, scuola, gestione convulsa"

l'Ats non aveva imposto la chiusura delle due scuole per 14 giorni. Però chiudere per una settimana quando basta un giorno per sanificare le scuole sembra ancora un po troppo

SAN MARTINO DALL’ARGINE – Roberto Basché interviene sulla questione scuola. “Sabato scorso, ore 21, i genitori delle scuole elementari e materne – spiega – vengono informati dal sindaco tramite Facebook, che ha disposto la chiusura dei due plessi per un caso di positività da Covid 19 del personale addetto alla refezione.

Di conseguenza è stata disposta chiusura di 5 classi delle elementari per 14 giorni, con annessa quarantena preventiva per tutti i bambini.

L’indomani alcune mamme si domandano (sulla base dei racconti dei bambini) se effettivamente tutte 5 le classi abbiano avuto contatto con questa persona e una mamma pone la domanda via Facebook. La risposta del sindaco è che non tutti sono stati a contatto con la persona risultata positiva.

A seguito di questa risposta in molti si sono chiesti per quale ragione sia stata predisposta e ordinata la chiusura totale di 2 scuole. Le famiglie interessate lavorano, per loro lo smart working è un lusso e i nonni e le baby sitter costituiscono una vera manna caduta dal cielo.

Una mamma, che è medico, ha rilevato che il provvedimento va ben oltre le misure cautelative dettate dalle norme sanitarie. Passano le ore, passa la domenica, ma non si sa più cosa vuol fare il sindaco.

Si arriva a ieri e la mamma medico afferma di avere contattato l’Ats e di avere saputo che le disposizioni date al Comune non erano di chiudere la scuola, ma solo per una giornata di sanificazione.

Della cosa viene informato il sindaco sempre a mezzo Facebook, dato che quello è il mezzo che ha scelto per dialogare con i cittadini, e la risposta è un’ordinanza che conferma la chiusura per 14 giorni e questa volta sul sito online del Comune.

Nella mattinata di oggi un giornale online viene ribadito che la decisione relativa ai 14 giorni di chiusura è stata dell’Ats e che il Comune ha dovuto adeguarsi.

La discussione nata sulla vicenda, come affermano alcuni genitori, riguarda il bisogno di fare chiarezza su una decisione che mette in difficoltà le famiglie le quali, non potranno usufruire degli aiuti / agevolazioni messe a disposizione in quanto 2 classi sono a casa senza motivazione fondata.

Oltre a questo i bimbi stanno perdendo preziose lezioni in presenza a causa della scelta di un sindaco che colpevolizza Ats, pur di non fare la figura di tornare indietro su una scelta solo sua. Dopo tante discussioni questa sera la comunicazione del sindaco che annuncia la chiusura delle due scuole per tutta la settimana a scopo sanificazione e che riapriranno lunedì 23.

Insomma la mamma medico aveva ragione: l’Ats non aveva imposto la chiusura delle due scuole per 14 giorni. Però chiudere per una settimana quando basta un giorno per sanificare le scuole sembra ancora un po troppo.

Ora i bambini non in quarantena che rientrano lunedì 23 a scuola, come annuncia il sindaco, avranno l’obbligo di sottoporsi tampone il giorno successivo, cioè martedì pomeriggio, presso la palestra il 24 comunale.

Buona iniziativa ma, come afferma qualche genitore, è assurdo che si vogliano effettuare tamponi solo dopo aver rilevato l presenza di un soggetto un positivo nella scuola e non si sia agito in modo preventivo già da prima. E poi, perché farli il giorno dopo il rientro a scuola e non prima quando sono a casa per una settimana?”.

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