Cronaca

Nicola Taurozzi: "Viadana, contagi esponenziali, serve lockdown per 14 giorni"

Con questa situazione epidemiologica, sarebbe virtuoso che l'Amministrazione Comunale di Viadana si confrontasse con un comitato tecnico scientifico

VIADANA – Un comitato tecnico scientifico che valuti la situazione e prende decisioni per quel che concerne il comune. Questo quanto chiede il Prof. Nicola Taurozzi, Primario Emerito Otorinolaringoiatra e Professore universitario.

“A livello nazionale – spiega Taurozzi – il trend della curva epidemiologica dell’infezione SARS-COV2 negli ultimi trenta giorni è risultato di tipo esponenziale con la rappresentazione di una progressiva crescita dei contagi che, ad oggi, si attestano su un totale di 663.926 attualmente positivi (somma dei soggetti in terapia intensiva, dei soggetti in reparti Covid e di quelli in isolamento domiciliare fiduciario).

Tale situazione epidemiologica ha indotto il Governo a decretare il 6 novembre scorso un lockdown “light” diversificato per regione con la Lombardia in zona rossa.

La classificazione di una intera regione in una determinato colore di zona ha suscitato polemiche, in quanto esistono diversi aspetti epidemiologici nell’ambito regionale tra le varie aree provinciali.

Anche l’area del Comune di Viadana ha fatto registrare dal 29 ottobre un rilevante incremento dei casi positivi al nuovo coronavirus, +32%, sui dati pubblicati da ATS Valpadana”.

In tale periodo l’andamento della curva dei contagi non ha fatto registrare in questa area geografica nessun segno di appiattimento e risulta pressoché di tipo esponenziale. Nello specifico il numero dei contagi è passato da 481 a 633.

“Con questa situazione epidemiologica, sarebbe virtuoso – conclude Taurozzi – che l’Amministrazione Comunale di Viadana si confrontasse con un comitato tecnico scientifico o di esperti e con una decisione politica trasversale valutasse la necessità di un lockdown totale di 14 giorni con successiva rivalutazione degli effetti risultanti dal provvedimento per pianificare un modello di restrizione eventualmente meno severo anche dell’attuale lockdown. In definitiva, le restrizioni devono avere una pianificazione modulare”.

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