Novellara, arrestato il pusher della Bassa: un connazionale di Torre gli presta l'auto e finisce nei guai
Il classe 1994 è l’intestatario della vettura guidata da Ahmed Errais ed è stato denunciato per l’incauto affidamento di un mezzo a un soggetto privo di patente. Per questo i carabinieri di Novellara hanno interessato la stazione dell’Arma di Torre dè Picenardi per ulteriori verifiche.
NOVELLARA – Ricercato da ottobre perché colpito da un ordine di custodia cautelare in carcere era riuscito a fuggire all’arresto qualche giorno fa forzando un posto di blocco dei carabinieri. Inseguito e tallonato dai militari di Novellara si era dato alla fuga a piedi dopo aver abbandonato l’auto a Bagnolo in Piano dove era stata rinvenuta e sequestrata. L’altra sera i carabinieri di Novellara, supportati dai colleghi di Cadelbosco Sopra e del nucleo operativo della compagnia di Guastalla, hanno posto fine alla fuga del ricercato 31enne Ahmed Errais, in Italia senza fissa dimora. Localizzato alla guida di una Fiat Punto ha cercato ancora una volta di fuggire ai carabinieri non riuscendo nell’intento. Con lui vi era anche un altro uomo, classe 1994, A. J., residente a Torre dè Picenardi. Il classe 1994 è l’intestatario della vettura guidata da Ahmed Errais ed è stato denunciato per l’incauto affidamento di un mezzo a un soggetto privo di patente. Per questo i carabinieri di Novellara hanno interessato la stazione dell’Arma di Torre dè Picenardi per ulteriori verifiche.
Tornando all’inseguimento di Ahmed Errais, raggiunto e fermato dai carabinieri, questi pur di assicurarsi la fuga ha usato violenza contro gli operanti strattonati e trascinati nel fossato adiacente la strada, posta al confine tra i comuni di Novellara e Bagnolo in Piano, tanto da finire tutti a terra. Ha quindi continuato a dimenarsi e scalciare i carabinieri che per bloccarlo hanno dovuto far ricorso allo spray urticante in dotazione. Una volta assicurato con le manette, non ha voluto fornire i codici di sblocco dei due cellulari in suo possesso per evitare di essere sottoposti a controlli speditivi, ha rifiutato di fornire il domicilio per non essere perquisito e soprattutto era per l’ennesima volta alla guida di un’autovettura sebbene sprovvisto di patente di guida, in quanto mai conseguita, tanto che gli è stata contestata la reiterazione della recidiva di guida senza patente. Dopo averlo condotto in caserma, i carabinieri hanno quindi proceduto a dare esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa lo scorso mese di ottobre dal GIP del Tribunale di Reggio Emilia pendente a suo carico, in quanto da mesi si era dato alla macchia.
E’ così finito in carcere il 31enne Ahmed Errais, noto ai carabinieri come il pusher della Bassa, che da almeno tre anni tra Bagnolo in Piano e Novellara era dedito ad un importante attività di spaccio di cocaina, hashish e marjuana a favore di numerosi giovani e meno giovani reggiani. A rivelarlo sono state le indagini dei carabinieri di Novellara che, oltre a ricostruire un triennio di spaccio, intensificato a cavallo tra le festività di Natale e dello scorso anno, hanno documentato oltre 500 cessioni di stupefacenti identificando una quindicina di suoi clienti che peraltro hanno confermato le risultanze d’indagine. Per questo la Procura reggiana, concordando con le risultanze investigative dei carabinieri di Novellara, aveva richiesto lo scorso mese di settembre un provvedimento restrittivo di natura cautelare ravvisando a suo carico il reato continuato di spaccio di stupefacenti che il GIP del Tribunale di Reggio Emilia, accogliendo le richieste, ha emesso il successivo mese di ottobre. Il provvedimento restrittivo non era stato eseguito in quanto il destinatario si era reso irreperibile. Lo scorso weekend i carabinieri di Novellara lo hanno però fermato nel territorio reggiano quando, riconoscendolo, gli hanno intimato l’alt che il 31enne non ha rispettato, dandosi alla fuga poi proseguita a piedi, dopo aver abbandonato l’auto nel comune di Bagnolo in Piano.
L’altra sera però non è riuscito a ripetere la fuga e sebbene abbia cercato di ripetersi, anche a costo di usare violenza contro i carabinieri, grazie anche l’uso dello spray urticante in dotazione, è stato bloccato e arrestato. Nel provvedimento restrittivo di natura cautelare pendente a suo carico, oltre all’accusa di spaccio continuato, è accusato anche di falsità materiale commessa da privato in relazione alla falsa patente internazionale di guida marocchina che gli era stata trovata il 15 gennaio 2020 a seguito di un controllo di polizia che ha portato all’avvio dell’indagine conclusasi con il suo arresto. In quella circostanza, oltre alla patente falsa, il 31enne era stato trovato in possesso di due telefoni: nella memoria di uno di questi era registrato un video chiaramente evocativo di uno spaccio di droga e di oltre 1.000 euro ritenuti provento dello spaccio anche alla luce dello stato di nullatenenza del 31enne. Sviluppi investigativi che hanno quindi rivelato un’intensa attività di spaccio che l’uomo svolgeva a favore di numerosi clienti tra i comuni di Novellara e Bagnolo in Piano.
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