Cronaca

Bozzolo, dopo i rialzi ecco il giro di vite: lettera del sindaco nelle case dei cittadini

Il sindaco Giuseppe Torchio, in queste ore, ha spedito nelle case dei bozzolesi una lettera aperta, composta con la collaborazione del gruppo commercianti. “La situazione richiede la massima attenzione ed il rispetto delle regole".

BOZZOLO – Sei nuovi casi, il totale che sale da inizio pandemia a 166, ma un momento di respiro concesso dal Coronavirus dopo i rialzi importanti e pesanti degli ultimi giorni: Bozzolo si riorganizza e organizza, soprattutto, come può la propria difensiva. I nuovi casi positivi registrati nel comune mantovano, che si trova in Diocesi di Cremona, hanno fatto scalpore e notizia, perché i rialzi hanno superato il 200%, tenendo presente che fino a un mese Bozzolo era ferma a 49 positivi.

Il sindaco Giuseppe Torchio, in queste ore, ha spedito nelle case dei bozzolesi una lettera aperta, composta con la collaborazione del gruppo commercianti. “La situazione richiede la massima attenzione ed il rispetto delle regole. Sono stati intensificati i controlli delle Forze dell’Ordine. Si invitano i cittadini a rispettare le norme ed a garantire tutte le informazioni” precisa Torchio condividendo la lettera sul proprio profilo Facebook e indicando le attività che garantiscono l’asporto per venire in aiuto dei cittadini, specie dei più anziani o fragili. Di fatto un invito “a prestare accurata e costante attenzione ai comportamenti individuali, ai comportamento quotidiani fondamentali per il rispetto reciproco e per la più celera uscita dal Covid 19”. La lettera esplicita il giro di vite che a Bozzolo dunque vi sarà con la Polizia Locale invitata a comminare sanzioni che, ricorda lo scritto distribuito, “possono essere sia amministrative che penali”.

Le norme sono note: vietato ogni spostamento all’interno del comune, salvo motivi di lavoro, necessità e salute; bar e ristoranti restano chiusi, come le attività al dettaglio, escludendo la vendita di alimentari e generi di prima necessità; sono sospese le attività nei centri sportivi e sono chiusi musei, mostre, piscine, palestre, teatri e cinema. Maggiore severità, dunque, per vincere una battaglia che, in questo caso, si gioca mettendo dalla propria parte il tempo: lo scritto distribuito nelle case dei cittadini, infatti, parla di “uscire il prima possibile dall’emergenza”. Uno sforzo che si fa – e un traguardo che si raggiunge – tutti insieme.

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