Spettacolo

Il Teatro di Casalmaggiore e un video per chi si ferma Romanetti: "Torniamo a gennaio"

L’idea di girare questo video è venuta a Giuseppe Romanetti, direttore artistico della struttura. La realizzazione tecnica, invece, spetta a Emanuele “Zero” Piseri, Francesco Pederzani, Lorenzo Berton, Daniele Nuvoli e Luca Marazzi, tutti collaboratori da anni del Comunale di via Cairoli e che dedicano il video ai lavoratori del mondo dello spettacolo. GUARDA IL VIDEO

CASALMAGGIORE – Hanno immaginato di invitare a teatro gli spettatori fedeli oppure occasionali, che però dalla fine di febbraio a teatro non possono più entrare. Lo hanno fatto con un video evocativo e autoironico, a partire dal manifesto che evoca un concerto “Piano solo”, nel senso che al Teatro Comunale di Casalmaggiore, adesso, c’è davvero soltanto un pianoforte. Niente spettatori, niente attori, una struttura in sofferenza come tante altre, più di tante altre.

L’idea di girare questo video – che rappresenta la visita virtuale di uno spettatore, dal biglietto strappato all’ingresso, alla postazione scelta, al via alla rappresentazione o, nel caso specifico, al concerto – è venuta a Giuseppe Romanetti, direttore artistico della struttura. La realizzazione tecnica, invece, spetta a Emanuele “Zero” Piseri, Francesco Pederzani, Lorenzo Berton, Daniele Nuvoli e Luca Marazzi, tutti collaboratori da anni del Comunale di via Cairoli e che dedicano il video ai lavoratori del mondo dello spettacolo, rimasti senza occupazione in questo periodo. “Se questo sacrificio serve a migliorare la situazione sanitaria – spiega Romanetti – ben venga il sacrificio. E’ però un controsenso che si possa andare, ad esempio, in crociera, ma non a teatro, ambiente nel quale i contagi sono stati minimi”.

Non è tuttavia il tempo della polemica, per Romanetti, solo della riflessione. “Quando ci lamentiamo che gli italiani non rispettano le regole, dobbiamo andare alla radice a accorgerci che c’è una mancanza di cultura. Ecco, la cultura si può costruire in luoghi come il teatro, e non solo naturalmente. Purtroppo vedere le rappresentazioni in streaming in tv non è la stessa cosa: il cinema nasce per questo tipo di eventi, ma il teatro deve vivere del rapporto in presenza di attore e spettatore, perché su questo si basa”.  Per quanto concerne la stagione teatrale, Romanetti era stato previdente. “Volevamo, e vogliamo ancora, farla partire a gennaio 2021: non ci siamo azzardati a muoverci prima. Per la prima volta da quanto il teatro è stato ristrutturato potremmo avere una stagione concentrata su un solo anno solare. Anche se in realtà, sotto Natale, vorremmo regalare una preview, una sorpresa, agli spettatori. Vedremo se sarà possibile. Intanto abbiamo pensato a questo video, per dire che ci siamo ancora”.

G.G.

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