Viadana, sottoscritto protocollo d’Intesa per l’istituzione del Centro Integrato per la Famiglia
Questo Protocollo avrà quindi l’obiettivo di rafforzare e far dialogare questi strumenti esistenti con il mondo prettamente socio-sanitario di competenza dell’Azienda socio sanitaria territoriale di Mantova
VIADANA – E’ stato sottoscritto un Protocollo d’intesa tra l’Azienda Speciale Consortile “Oglio Po” e l’Azienda socio sanitaria territoriale di Mantova per l’istituzione del Centro Integrato per la Famiglia che punta a integrare le attività di carattere socio sanitarie e sociali con quelle di natura sanitaria, per rispondere nel migliore dei modi ai bisogni delle persone fragili in carico e delle rispettive famiglie, all’interno della comunità di riferimento. Si tratta di un protocollo in linea con il Piano socio sanitario integrato lombardo ed ancor più con le linee guida nazionali e regionali in merito alla promozione dei diritti e delle azioni di tutela dei minori con la loro famiglia nel complesso.
In un contesto sociale sempre più complesso e delicato era necessario superare un approccio frammentato nell’erogazione dei servizi, agendo invece sulla valutazione multidimensionale del bisogno delle persone in difficoltà per poter avviare una pluralità di interventi e di prestazioni per le famiglie fragili, nella logica di continuità assistenziale.
L’A.S.S.T. Mantova, in base ai casi che emergeranno, metterà in campo i propri operatori dei seguenti servizi: Consultorio familiare, Neuropsichiatria Infantile, Centro Multiservizi, Ser.D. (servizio dipendenze) e C.P.S. (Centro Psichico Sociale), mentre l’Azienda “Oglio Po” prevederà il coinvolgimento dei propri servizi tra cui: il Servizio Sociale di Base, il Servizio Tutela minori, il Servizio Family Coaching, il Centro Multiservizi, il Servizio promozione Vita Indipendente ed il Nucleo Inserimenti Lavorativi.
Il Protocollo prevede di istituire una Cabina di regia incaricata della supervisione del processo di sperimentazione e della stesura di Linee Operative per la gestione dei casi complessi e successivamente l’attivazione di Staff di progetto, composti dagli operatori territoriali che potranno così definire un metodo di lavoro operativo in grado di valorizzare lo studio/ analisi e la progettazione integrata dei casi.
“Gli strumenti necessari ad una gestione integrata dei processi sono dispositivi ampiamente sperimentati da parte dell’Azienda” afferma il Direttore dell’Azienda Speciale Consortile “Oglio Po” Moreno Orlandelli che prosegue “L’Azienda, per la presa in carico di situazione complesse, ha la possibilità di attivare Staff di Progetto, composti da diverse professionalità, strumento che si è dimostrato essere molto efficace per la conoscenza e la valutazione basata sulle dimensioni della persona (funzionale, relazionale, socio-sanitaria). Attiviamo Piani personalizzati di interventi per pianificare e condividere insieme agli operatori dei diversi servizi i percorsi strutturati per gli utenti e attiviamo Contratti di Servizi con gli utenti in carico come dispositivi di ingaggio e responsabilizzazione della persona. Infine è stata inserita la figura del Case manager che ha la responsabilità dell’attuazione dei piani personalizzati e del raccordo tra i diversi nodi della rete”
Questo Protocollo avrà quindi l’obiettivo di rafforzare e far dialogare questi strumenti esistenti con il mondo prettamente socio-sanitario di competenza dell’Azienda socio sanitaria territoriale di Mantova che, come ha dichiarato Riccardo Bertoletti, Direttore Sanitario, “partecipa in modo convinto a questa sperimentazione che costruisce il primo tentativo, sul territorio della provincia, di superare confini rigidi di competenze di attribuzione tra enti e servizi, per privilegiare la dimensione della presa in carico globale delle famiglie in difficoltà, integrando, fin dal primo incontro, le competenze dei diversi professionisti con quelli del territorio e delle famiglie stesse.
Il territorio viadanese – continua il Direttore Sanitario – resta per noi un’area estremamente importante e vitale su cui, nonostante le difficoltà storicamente determinate, stiamo intervenendo in modo significativo per garantire una presenza adeguata dei servizi territoriali socio-sanitari e indispensabile come ha dimostrato la recente esperienza dell’epidemia Covid”.
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