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Case popolari, Bolognini: 30 milioni per riqualificare patrimonio pubblico, 'recupereremo alloggi sfitti'

La seconda linea d’azione è dedicata alla realizzazione dei Sat, i Servizi abitativi transitori, ed “avrà una dotazione complessiva – ha puntualizzato l’assessore – di 3 milioni di euro. Anche in questo caso prevediamo una ripartizione del 60% dei fondi alle Aler, pari a 1,8 milioni di euro, mentre il restante 40%, pari a 1,2 milioni verrà assegnato ai Comuni capoluogo di provincia.

Una delibera della Regione Lombardia prevede uno stanziamento di 30 milioni di euro per la realizzazione di interventi innovativi di rigenerazione urbana e di riqualificazione delle case popolari e del patrimonio abitativo pubblico, questa è stata presentata dall’assessore alle Politiche sociali, Abitative e Disabilità, Stefano Bolognini. L’assessore:“Così  coi 30 milioni recupereremo anche alloggi delle case popolari sfitti per carenze manutentive, in modo da renderli disponibili ai cittadini nei prossimi bandi. Grazie all’Accordo di programma sottoscritto tra Regione Lombardia e Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, abbiamo aperto la manifestazione di interesse ai Comuni e alle Aler. A tale riguardo, abbiamo previsto nelle prossime settimane dei momenti informativi nei confronti di tutti gli enti che potrebbero essere interessati”.

I finanziamenti si compongono sostanzialmente di due linee di azione differenti, una dedicata ai Servizi abitativi pubblici e l’altra ai Servizi abitativi transitori. La prima linea è dedicata, appunto, a interventi di recupero di unità abitative destinate a Servizi abitativi pubblici (Sap), sfitte per carenze manutentive. “Si tratta di un’erogazione di 27 milioni di euro – ha puntualizzato l’assessore – e abbiamo previsto di assegnarne il 60% alle Aler, pari a 16,2 milioni. Il restante 40%, pari a 10,8 milioni, verrà destinato ai Comuni. Finanzieremo opere finalizzate a rendere prontamente disponibili alloggi popolari inseriti e certificati nell’anagrafe del patrimonio. Ne potranno beneficiare sia le cinque Aler regionali sia i Comuni proprietari di alloggi Sap situati sul territorio lombardo. Bolognini chiarisce: “Sono previste delle premialità per iniziative presentate in forma associata da tre o più Comuni, al fine di promuovere la programmazione integrata a livello intercomunale. Abbiamo stabilito che, una volta approvati gli interventi, i lavori debbano concludersi entro due anni”.

La seconda linea d’azione è dedicata alla realizzazione dei Sat, i Servizi abitativi transitori, ed “avrà una dotazione complessiva – ha puntualizzato l’assessore – di 3 milioni di euro. Anche in questo caso prevediamo una ripartizione del 60% dei fondi alle Aler, pari a 1,8 milioni di euro, mentre il restante 40%, pari a 1,2 milioni verrà assegnato ai Comuni capoluogo di provincia. Le opere ammesse al finanziamento possono prevedere la riqualificazione, il recupero, la trasformazione tipologica, l’accorpamento e la manutenzione di alloggi Sap, di patrimonio abitativo anche se non attualmente destinato a Sap e di patrimonio non abitativo. Le ristrutturazioni possono essere effettuate entro tutto il territorio lombardo e i contributi saranno ripartiti alle Aler e ai Comuni capoluogo, in modo proporzionale, sulla base della media del numero di sfratti eseguiti nel triennio 2016-2018. Anche qui, gli interventi dovranno essere conclusi al massimo entro due anni dall’apertura del cantiere”.

“L’opera che Regione Lombardia sta portando avanti – ha concluso Bolognini – per ristrutturare e riqualificare il patrimonio abitativo regionale è consistente, e lo dimostrano i numeri. Quasi il 90% degli interventi previsti per il recupero di alloggi popolari da mettere a disposizione per l’assegnazione sono stati conclusi al 30 giugno. Il nostro obiettivo, però, è fare di più e meglio. Oggi abbiamo compiuto un ulteriore passo per continuare a rendere fruibile il patrimonio di edilizia residenziale pubblica lombarda”.

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