Celebrando Beethoven e la rinascita, a Piadena Drizzona riparte dopo il Covid-19 il Platina Festival
"Celebreremo Beethoven, come già avevamo pensato nel programma originario - ha spiegato Priori - e lo faremo nel 250esimo anniversario della sua nascita. Ma soprattutto lo faremo battezzando una ensemble nuova ossia la Platina Festival Chamber Orchestra, composta da 30 elementi". GUARDA IL VIDEO
PIADENA DRIZZONA – Lo hanno chiamato Concerto della Rinascita e dietro questo evento c’è pure tanta simbologia. Anzitutto il “Concerto della Rinascita” è l’evento in programma domenica 21 giugno alle ore 21 presso il Chiostro dei Gerolamini a Piadena Drizzona, ultimo appuntamento della prima edizione del Platina International Festival. Dopo quattro concerti saltati a causa del Coronavirus, e che si proverà a recuperare nei mesi a venire e magari con una seconda edizione extra-large, il Platina riprende, conclude la sua prima kermesse e soprattutto lo fa guardando al futuro. Più che un finale, dunque, un nuovo inizio.
A presentare l’iniziativa sono stati giovedì mattina il sindaco di Piadena Drizzona Matteo Guido Priori, il presidente del Rotary Piadena Oglio Chiese Gianfranco Tripodi, che da subito ha sostenuto assieme agli sponsor l’iniziativa, e la direttrice artistica del festival Roberta Bambace. “Celebreremo Beethoven, come già avevamo pensato nel programma originario – ha spiegato Priori – e lo faremo nel 250esimo anniversario della sua nascita. Ma soprattutto lo faremo battezzando una ensemble nuova, ossia la Platina Festival Chamber Orchestra, composta da 30 elementi. Li abbiamo messi insieme, grazie a Roberta Bambace, per dare il senso di una ripartenza collettiva. Siamo tra i primi a ripartire con la musica”.
Tripodi – sottolineando il service del Rotary per il territorio a livello culturale sotto la sua presidenza, ma anche sanitario e di solidarietà nell’emergenza – ha ricordato tre emozioni significative legate a questo festival: “Il concerto a Villa Magio Trecchi, la casa di riposo poi colpita dal Coronavirus, alla quale abbiamo donato serenità prima della burrasca; il Concerto della Memoria in stazione ferroviaria; e questo terzo momento, che sarà domenica, di ripartenza. Il grazie va agli sponsor e a tutti coloro che ci hanno aiutato, compreso Paolo Mauri che ha curato la grafica della locandina”.
Bambace ha invece sottolineato i curricula di molti musicisti. “Tra i 30 elementi abbiamo musicisti che collaborano con la Scala di Milano, con Santa Cecilia a Roma, con il Regio di Torino, mentre il direttore Paolo Marchese e il pianista Paolo Rinaldi hanno esperienza internazionale alle spalle. Il 21 giugno è anche il solstizio d’estate, dunque un’esplosione di gioia e di vita, ed è al contempo la festa della musica. Il programma è quello della maturità beethoveniana con il Coriolano, dal tono drammatico, che sfocerà poi nel concerto dell’Imperatore, che segnerà una sorta di riscatto, molto simbolico”.
L’orchestra sarà nel giardino del chiostro, su tre dei quattro lati starà invece il pubblico, che potrà anche assistere alle prove da venerdì pomeriggio a sabato sera. Ogni misura di sicurezza sarà ovviamente garantita, mentre in caso di maltempo il concerto avrà luogo nell’adiacente chiesa di Santa Maria. E i quattro concerti saltati? “Faremo il possibile per recuperarli, magari già nella fiera settembrina” ha ricordato Priori. Mentre Bambace ha sottolineato come il Platina International Festival sia ormai prossimo al gemellaggio con i festival della musica di Basilea e Segesta. Per essere soltanto il primo anno, non male…
Giovanni Gardani