Mantova, reati informatici, ben 4 le denunce in provincia
I carabinieri, in merito alle compravendite sui portali di ecommerce da parte di privati, consigliano di diffidare da oggetti proposti con prezzi eccessivamente vantaggiosi e di valutare sempre il feedback
Prosegue l’attività di contrasto ai reati di natura telematica da parte dei carabinieri di Mantova. Ben quattro i casi scoperti nell’arco del mese di maggio da parte delle Stazioni Carabinieri dislocate sul territorio.
Il caso più eclatante è capitato ad un cittadino di San Giorgio Bigarello che dopo aver ricevuto un sms con un link sul proprio telefonino, su una presunta transazione illecita sul proprio conto corrente bancario, ha ingenuamente inserito tutti i codici di accesso al portale web della banca consentendo al malvivente di prosciugare il proprio conto su cui giacevano novemila euro. Gli accertamenti investigativi, svolti dalla Stazione di San Giorgio Bigarello, hanno consentito di risalire al beneficiario, un napoletano, classe 61, già conosciuto alle forze dell’ordine. I carabinieri ricordano che tutti gli istituti bancari non chiedono mai, di iniziativa, i codici di accesso e di sicurezza per operare sui conti correnti.
Mentre un altro napoletano, residente a Borgo Virgilio, è invece rimasto vittima di truffa ad opera di un calabrese, 24enne con numerosi analoghi precedenti, che, seguito trattativa privata su un noto sito di ecommerce, finalizzata alla compravendita di un frigo usato, per un valore di ottanta euro, è stato tratto in inganno e anziché ricevere il soldi, ha effettuato un bonifico di 582 euro al suo aguzzino. Sono purtroppo in crescita tali tipologie di truffe in cui il malvivente, mostrandosi disponibile e particolarmente affabile, indirizza le ignare vittime a svolgere di proprio pugno operazioni fraudolente e a proprio svantaggio.
Un cittadino di Roverbella invece pensava di aver fatto un affare ad acquistare un notebook, con un hardware particolarmente performante, per la somma di 645 euro, ma invece ha ricevuto un pacco (in tutti i sensi del termine) contente dei pezzi di ferro per simulare il peso dell’oggetto desiderato. L’autore della truffa, cittadino straniero, 22enne, nato e residente nel lodigiano, è stato identificato e denunciato. Infine, una donna brasiliana residente a Mantova è rimasta truffata per l’acquisto di uno smartphone di ultima generazione. Dopo aver versato la somma di 450 euro (il valore di mercato del telefono era di oltre 900 euro) non ha mai ricevuto l’ordine e il venditore, altro noto truffatore romeno residente a Torino, non ha mai risposto alle mail di sollecito e contestazione. I carabinieri, in merito alle compravendite sui portali di ecommerce da parte di privati, consigliano di diffidare da oggetti proposti con prezzi eccessivamente vantaggiosi e di valutare sempre il feedback ed il numero di transizioni attive.
I vari responsabili sono stati denunciati dalle Stazioni Carabinieri alle Procure della Repubblica competenti per territorio.
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