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Viadana, Zaffanella incalza il comune: "Commissione Pari Opportunità, che fine ha fatto?"

"Al riguardo non lascia ben sperare il fatto che a Viadana la commissione esistente, definita commissione pari opportunità, abbia sospeso la propria attività nel 2017 e da allora non siano stati organizzati incontri e iniziative".

“La ripresa delle attività con la ripartenza mi induce a una riflessione sul tema delle Pari Opportunità, tema solo apparentemente secondario ma fondamentale per una crescita equilibrata e rispettosa della comunità”. A prendere la parola è Fabrizia Zaffanella, candidato sindaco della lista civica “Io cambio”. “La Giunta Comunale di Viadana ha deliberato in data 19 febbraio 2020 il Piano triennale delle azioni positive per la promozione delle pari opportunità uomo-donna tra i dipendenti dell’ente – spiega Zaffanella -. Da quanto emerge dalla delibera pare non esistano ostacoli da rimuovere e gli standard raggiunti vedono una forte presenza femminile tra le varie posizioni in organico (64,64% presenze femminili rispetto al 35.63% delle maschili). Peraltro, per avere una informazione completa sul tema (sulla formazione, sulle retribuzioni medie, sui risultati raggiunti negli anni passati) occorrerà leggere la relazione che annualmente  predispone il CUG (Comitato Unico di Garanzia), sulla base del report  fornito dall’amministrazione.  Ora, per l’anno in corso, a causa dell’epidemia sanitaria, i termini fissati nel mese di marzo per lo scambio di informazioni tra Amministrazioni e CUG  sono slittati in avanti, per cui solo nelle prossime settimane  si potrà disporre di un quadro completo di informazioni; solo in quel momento si potrà fare una valutazione completa su come vengano garantite le pari opportunità tra i dipendenti comunali”.

“Al di là delle mere percentuali – spiega Zaffanella – che non rappresentano, perlomeno non solo, l’effettiva parità resta vero che andrebbero altresì adottate misure in grado di favorire la conciliazione lavorativa, la formazione sul tema, la lotta alle discriminazioni, le molestie e il mobbing, tema particolarmente frequente e delicato nei posti di lavoro. Il tema della valorizzazione delle differenze di genere all’interno delle amministrazioni ci porta ad affrontare un altro tema, legato al primo per l’ambito tematico, ma diverso per orizzonte, vale a dire il tema delle pari opportunità su tutto il territorio comunale e, quindi, quello della promozione delle politiche di genere sul territorio. Si tratta di temi delicati ed importanti per la vita delle persone, attinenti, per esempio, alla conciliazione dei tempi di vita con  quelli di lavoro, all’imprenditoria femminile, al rispetto per l’orientamento sessuale, al contrasto alla violenza di genere (pensiamo all’aumento della violenza in famiglia, conseguente all’isolamento determinato da Covid)”.

“Ora, nel rinnovato vigore delle iniziative dopo il lockdown, ci si aspetta concreta attenzione al tema – continua Zaffanella – in primis da parte del Comune; al riguardo non lascia ben sperare il fatto che a Viadana la commissione esistente, definita commissione pari opportunità, abbia sospeso la propria attività nel 2017 e da allora non siano stati organizzati incontri e iniziative, nonostante il Regolamento della Commissione, risalente al 2013 preveda all’art. 4 che la stessa resti in carica per l’intera durata del Consiglio Comunale. La Commissione ha il compito di promuovere e diffondere la Cultura delle Pari Opportunità ed uguaglianza fra uomo -donna in tutti i campi e su tutto il territorio Comunale nonchè la cultura delle differenze di genere in tutti i campi e su tutto il territorio comunale.La parità di tra uomo e donna è un diritto fondamentale, un valore comune ed una condizione necessaria per perseguire obiettivi di crescita, occupazione e coesione sociale. Chiedo pertanto al Sig.Sindaco  per quale motivo non sia stata più convocata la Commissione Pari Opportunità e che cosa è stato fatto nel nostro comune  in merito a: contrasto alla violenza di genere,cultura di genere e prevenzione , conciliazione  e contrasto al fenomeno della tratta,rispetto per orientamento sessuale e identità di genere”.

“Ben vengano le azioni positive promosse fra i dipendenti – conclude Zaffanella – ma la Commissione ha un ruolo molto più ampio: dovrebbe occuparsi di ripristinare i collegamenti con gli enti pubblici e gli organismi di parità a livello regionale, provinciale e dovrebbe proseguire nel percorso di integrazione etnica e nella la campagna di sensibilizzazione per combattere la violenza sulle donne e qualsiasi altro progetto finalizzato al contrasto della discriminazione”.

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