Fase due a Viadana, Anzola: "Variazioni di bilancio per favorire la ripartenza"
La fase due è iniziata: si stanno pian piano scoprendo le date nelle quali le attività potranno riaprire, e anzi pare che nel nuovo decreto verranno anticipate. La ripartenza però, si preannuncia estremamente in salita per molte imprese che devono affrontare numerosi investimenti per l’adeguamento alle normative e pagano inoltre lo scotto del lungo periodo di chiusura.
La fase due è iniziata: si stanno pian piano scoprendo le date nelle quali le attività potranno riaprire, e anzi pare che nel nuovo decreto verranno anticipate. La ripartenza però, si preannuncia estremamente in salita per molte imprese che devono affrontare numerosi investimenti per l’adeguamento alle normative e pagano inoltre lo scotto del lungo periodo di chiusura.
La salute è un bene primario e le misure che hanno portato alla chiusura sono state importanti per ridurre la diffusione del virus; ora però le Istituzioni devono impegnarsi a non lasciare soli esercenti e imprenditori che vogliono ripartire.
Cosa si sta facendo a Viadana?
Noi consiglieri comunali siamo stati informati di un incontro tra associazioni di categoria e Amministrazione, durante il quale sono state avanzate numerose proposte formalizzate poi in richieste inviate al Sindaco.
Confcommercio ha chiesto la proroga al 2012 di tutte le scadenze per il pagamento dei tributi locali del 2020; l’azzeramento dei tributi relativi al primo semestre 2020; la gratuità dei parcheggi per tutto il 2020; la sburocratizzazione delle pratiche e la rimodulazione degli importi dei tributi riferiti alla fase post emergenziale, al fine di agevolare le imprese nel riavvio della regolare attività e per consentire quindi una più agevole ripartenza. Nello specifico, riguardo alla Cosap si chiede che vi sia esenzione totale per il 2020 per tavoli e sedie, l’ampliamento gratuito dei plateatici nel rispetto del codice della strada e l’esenzione per i banchi dei mercati.
Purtroppo queste richieste, almeno a quanto si è letto dalle dichiarazioni dell’amministrazione sulla stampa, sono state accolte solo in parte: ciò non pare sufficiente, anche perché non ne è stata data la motivazione. Rimane anche che, fino ad ora, il Sindaco non abbia mai parlato di cifre legate alle variazioni di bilancio, né nei precedenti incontri, né sulla stampa. Va però apprezzato il fatto che l’amministrazione abbia accettato la proposta delle opposizioni, seppur in ritardo, di sospendere la sosta a pagamento.
Per quanto riguarda le necessità dei nostri negozianti, se in un primo momento si poteva parlare di differimento dei tributi, così come ho suggerito tempo fa nelle proposte all’amministrazione, ora sono altresì convinto che con il prolungarsi della chiusura forzata delle attività che si è verificata, l’amministrazione dovrebbe sposare in toto le richieste avanzate dall’associazione, anche quando si parla di azzeramento dei tributi.
E proprio questa sarà la mia linea (e che anticipo ora attraverso queste mie parole) durante gli incontri con il Sindaco che ci saranno per definire le variazioni di bilancio.
L’amministrazione deve anche tenere conto della necessità per alcuni negozi di poter usufruire di una maggior flessibilità oraria, già richiesta da alcune categorie, per poter cercare di coprire i costi legati all’attività stessa e mantenere gli attuali livelli di occupazione.
Pur comprendendo il momento difficile per le Istituzioni, si deve essere consapevoli che occorre prendere delle decisioni, che, se sbagliate, potrebbero compromettere il riavvio di molte delle attività presenti nel nostro territorio comunale aggravando la disoccupazione.
Serve quindi prestare particolare riguardo alla salvaguardia delle attività commerciali presenti nelle frazioni del nostro comune, che rappresentano un servizio essenziale e insostituibile per il tessuto sociale ed economico di Viadana, frazioni comprese.
redazione@oglioponews.it