In ricordo della maestra
Adele Rivaroli: "Il tuo
entusiasmo era travolgente"
Ora che è iniziata la “Fase 2”, possiamo uscire un po’ di casa e quindi avere qualche breve incontro sociale per la strada, muniti di mascherina e guanti e restando distanziati un metro o meglio, se possiamo, quattro metri dagli altri. Posso così scambiare qualche notizia, generalmente triste, su chi, come foglia in autunno, è caduto al suolo e chi, invece, resta ancora attaccato al ramo dell’albero della vita. Una foglia, che ho saputo essere caduta, aveva un nome e un cognome, una famiglia, degli affetti sinceri, ancora una vita davanti a sè: era Adele Rivaroli.
L’ho conosciuta olte cinquant’anni fa quando, giovane sposa, mi sono trasferita dalla Provincia di Mantova in quella di Cremona: ero in servizio come supplente maestra nella scuola elementare di Cappella. Adele, che abitava proprio davanti alla scuola, si è avvicinata alla cancellata e abbiamo iniziato a parlare. Lei aveva tanti sogni, frequentava, penso, l’università e l’insegnamento per lei rappresentava una meta molto lontana. Io, invece, ero pronta a sostenere concorsi e frequentare corsi pur di ottenere il punteggio che mi permettesse di entrare al più presto nel mondo della scuola “di ruolo”. Abbiamo poi avuto modo di frequentarci sia nel mondo della scuola che fuori.
Io molto concreta, forse un po’ troppo seriosa, lei frizzante e piena di entusiasmo. Arrivate entrambe alla pensione, abbiamo fatto un viaggio anni fa, organizzato dalla ProLoco di Casalmaggiore, in Sicilia. Ricordo il suo entusiasmo per i cannoli a Palermo, per la granita a Taormina, per tutto ciò che era “nuovo”. Desiderava vedere e conoscere “un vero mafioso”, “un padrino”, e lo chiedeva alle guide che ci accompagnavano con una ingenuità disarmante.
Cara Adele, non ci vedremo più alle feste del nostro Trentino, dove tu arrivavi col tuo solito entusiasmo travolgente insieme a tuo nipote, di cui eri molto orgogliosa, e al tuo Gianni che chiamavi almeno trenta volte in un minuto.
Ciao Adele, ciao Gianni, sono molto dispiaciuta e sono molto vicina a te e ai tuoi cari.
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