Dai Sikh di Martignana 5 mila euro agli Amici dell'Ospedale Oglio Po
Fa piacere - ha spiegato Vittorio Ceresini - che la comunità indiana che si è ben integrata nel nostro territorio mostri questo gesto di sensibilità nei confronti dell'ospedale Oglio Po
MARTIGNANA PO – Hanno pensato all’ospedale, ed è stato un gesto naturale. Perché nella loro cultura, per la loro religione, la condivisione è uno dei pilastri della fede, insieme al lavoro e alla preghiera. Il lavoro è spesso (anche se non solo, perché tra loro vi sono laureati di ogni ordine e professionisti in altri campi) quello legato all’agricoltura. Non li ha mai spaventati.
Sono i Sikh che hanno il tempio in fregio all’asolana, nel tratto di strada che unisce i comuni di Martignana di Po e San Giovanni in Croce.
La comunità è quella Gurdwara Sri Kalgidhar Sahib, centro religioso e culturale. Ieri, poco dopo mezzogiorno, alla presenza del sindaco di Martignana Po Alessandro Gozzi e di quello di Solarolo Rainerio Vittorio Ceresini i Sikh hanno consegnato un assegno di 5 mila euro al sindaco Gozzi, che si farà da tramite nella consegna del denaro agli Amici dell’Ospedale Oglio Po.
“Da anni appoggiamo insieme ai comuni – ci spiegano – progetti interculturali e di integrazione sociale, professando la nostra religione in serenità con tutta la comunità italiana del casalasco e dei territori vicini che ci hanno accolto con rispetto. L’emergenza sanitaria che stiamo vivendo e la conseguente crisi economica ci chiamano a rispondere responsabilmente nella speranza di un futuro migliore”.
“Abbiamo deciso di donare una piccola cifra all’ospedale Oglio Po – ha spiegato il loro portavoce – da parte della comunità Sikh perché è un ospedale importante per la nostra zona e con l’aiuto della nostra comunità abbiamo raccolto i fondi per aiutare l’ospedale. Fa parte della nostra religione: noi abbiamo tre pilastri fondamentali, che sono lavorare, pregare e condividere. E’ la filosofia principale del nostro credo”.
Un impegno, quello della solidarietà, che si è sostanziato in tante occasioni: dal terremoto in Emilia all’aiuto della comunità. Ogni volta che ve ne è stata l’occasione i Sikh non si sono tirati indietro. In Italia come nel mondo. Dai disatri al piccolo quotidiano: “Accanto al tempio c’è una mensa – ha proseguito – e c’è da sempre chiunque di qualsiasi comunità e di qualunque religione può venire qui a mangiare, e non costa niente ed è sempre disponibile. E non è solo questione di mangiare. La nostra comunità aiuta sempre e in tutto il mondo quando ci sono bisogni legati agli ospedali. In America, a New York la comunità Sikh sta dando una mano fornendo 8000 pasti al giorno a chi ne ha necessità”.
“Fa piacere – ha spiegato Vittorio Ceresini – che la comunità indiana che si è ben integrata nel nostro territorio mostri questo gesto di sensibilità nei confronti dell’ospedale Oglio Po che è il nostro ospedale di riferimento e che abbiamo visto in questo periodo essere molto utile per superare, speriamo, anche se ci siamo ancora dentro questo periodo di grossa emergenza. Quindi un vivo ringraziamento alla comunità indiana: speriamo che questo gesto sia d’esempio anche per altri per continuare a donare perché l’emergenza non è passata ma ci sarà bisogno dell’aiuto di tutti”.
“La comunità Sikh che ha sede a Martignana – ha aggiunto Alessandro Gozzi – ha donato 5 mila euro per gli Amici dell’Oglio Po. Una donazione molto gradita perché l’associazione opera per l’ospedale nella nostra zona. Un’offerta generosa da parte di questa comunità che è sempre stata vicina alle nostre zone con altre donazioni nei casi dei terremoti che ci sono stati sia in Emilia che in Umbria. Hanno sempre donato qualcosa, un segno di sensibilità nei nostri confronti”.
Nazzareno Condina