Da Roma al Busi, la testimonianza di un'infermiera: "Grazie a tutti voi, persone speciali"
La Casa di Riposo ha pagato un prezzo alto in termini di decessi, così come tante altre strutture soprattutto in Lombardia
CASALMAGGIORE – Se ne è andata, dopo aver dato una mano in un periodo difficile. Ma alla Casa di Riposo Busi ha incontrato persone straordinarie. Non solo gli ospiti con la loro storia e le loro fragilità, ma soprattutto il personale che si è prodigato in maniera straordinaria per strappare alla morte più anziani possibili. Non avevamo dubbi sul personale della Casa di Riposo: tante le conosciamo, sappiamo come sono fatte, come lavorano, il rispetto e la professionalità che hanno per le persone che curano. In questi due mesi di altre abbiamo raccolto i racconti, così come quelli dei familiari.
La Casa di Riposo ha pagato un prezzo alto in termini di decessi, così come tante altre strutture soprattutto in Lombardia. Ma se in una qualche maniera il contagio lo si è riusciti ad arginare e a combattere il merito va soprattutto a loro. Coordinatori, medici, personale infermieristico, oss, e tutto il personale di supporto.
M. è un’infermiera, ha prestato servizio per qualche tempo nella struttura, ed ha voluto lasciare una lettera di ringraziamento che racconta più di quello che potremmo fare noi. Racconta di quel che ha vissuto, sul campo. Queste le sue (belle) parole.
“Ricordo che la cura, se davvero ne esiste una, sono le persone. Non dimenticarti di loro, delle loro mani, dei loro guai. Delle loro storie piccole ma grandiose. Non preluderti niente solo perché potrebbe distruggerti”
Sono arrivata a Casalmaggiore alla vigilia di Pasqua stanca, preoccupata per aver fatto una scelta particolare, pienamente consapevole dei rischi che avrei incontrato sul mio cammino. Ho lasciato Roma, l’ospedale in cui lavoravo, ma soprattutto i miei affetti cari, la famiglia. Mi sono messa a servizio dello Stato per dare supporto alla mia terra, colpita duramente dal coronavirus. L’incertezza e lo sgomento iniziali sono stati duri da superare, ma giorno dopo giorno e un po’ alla volta, la voglia di comprendere una realtà lavorativa sconosciuta e di essere da supporto a voi hanno superato le incertezze. Ho incontrato in questa esperienza un gruppo di professionisti molto seri, dediti al lavoro, rispettosi e gentili con gli ospiti che in questo momento sono in estrema difficoltà, lontani dai loro affetti. Non vi siete lasciati sopraffare dalla paura, ma siete rimasti accanto a loro, senza mai privarli dell’assistenza di cui hanno bisogno e al tempo stesso avete combattuto con forza e dignità contro un nemico subdolo che quando colpisce può fare molto male. Ho constatato che, con il passare dei giorni l’impegno profuso da parte di chi riveste ruoli di coordinamento e di responsabilità, ho intravisto in ogni decisione presa il fine ultimo della salvaguardia della salute degli ospiti e degli operatori. Questa serietà nel metodo di lavoro vi fa onore.
Ringrazio tutti coloro che ho avuto il piacere di incontrare e con cui ho collaborato, mi avete accolta come una di voi, avete avuto con me parole di incoraggiamento e di comprensione. Non posso non ringraziare il personale della cucina che mi ha viziato e coccolato durante tutto il mio periodo di permanenza con ottimo cibo e parole gentili.
Un caro saluto a tutti gli ospiti, mi auguro che possiate attraversare indenni questo difficile periodo e che niente e nessuno possa più togliervi il sorriso e l’affetto dei vostri cari.
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