Don Erminio Furlotti, un casalese a Piazzale Loreto il 29 aprile 1945: le prove in un volume
Erminio Furlotti è quindi presente allo scempio dei cadaveri dei gerarchi fascisti in Piazzale Loreto. Ma oltre che essere stato presente all’evento, sicuramente era presente a Como dove insegnava storia dell’arte, quando vi si riunirono i vari esponenti resistenziali con don Della Torre. GUARDA IL SERVIZIO TG DI CREMONA 1
QUATTROCASE (CASALMAGGIORE) – Un casalese a piazzale Loreto a Milano, nel giorno dello scempio dei cadaveri dei gerarchi fascisti. Nel momento in cui in Milano il Cardinale Schuster stava per ordinare dei sacerdoti in San Bernardino alle Ossa, il 29 Aprile 1945, fra cui cinque salesiani, altri salesiani “fra cui Angelo Servadei, Luigi Rabolini e Angelo Gabusi che lo attestò, poterono non solo osservare da vicino le salme appese, ma assistere a pochi passi di distanza all’esecuzione di Starace avvenuta ‘contro la siepe del chiosco di benzina’, come riportano le cronache dell’epoca. Il chierico Erminio Furlotti vide personalmente la donna che sparò al cadavere di Mussolini per vendicare i tre figli morti”.
E’ il racconto, scovato da Costantino Rosa, appassionato di storia locale (e non solo) di Quattrocase, frazione di Casalmaggiore, dell’epilogo della storia del Fascismo raccontata da Francesco Motto in “Don Francesco Beniamino della Torre, salesiani e resistenza a Milano. Il 25 Aprile 1945: nell’Istituto S. Ambrogio il CNLAIL proclama l’insurrezione nazionale”. Erminio Furlotti è quindi presente allo scempio dei cadaveri dei gerarchi fascisti in Piazzale Loreto. Ma oltre che essere stato presente all’evento, sicuramente era presente a Como dove insegnava storia dell’arte, quando vi si riunirono i vari esponenti resistenziali con don Della Torre, colui che aprì le porte delle strutture dei salesiani ai vari esponenti del Partito Liberale per tenere il proprio Congresso clandestino, al quale fra gli altri parteciparono Cesare Merzagora, Edgardo Sogno e Filippo Jacini. Ma l’amicizia fra don Erminio e don Della Torre continuò anche a Sesto San Giovanni e ad Arese, amicizia attraverso la quale avrà conosciuto sicuramente personaggi come Sandro Pertini, Emilio Sereni, Achille Marazza, Leo Valiani, ossia l’intera direzione del CLNAI che tenne la sua riunione il 29 marzo 1945 proprio presso i salesiani in Milano, decidendo la costituzione del Comitato Insurrezionale composto da Pertini, Sereni e Valiani a cui si aggiunsero Longo e Egidio Liberti con lo scopo di preparare l’insurrezione in tutte le regioni ancora occupate dai nazifascisti, oltre ad altre importanti decisioni.

Don Erminio è nato a Quattrocase il 1 maggio del 1920 da Angelo Libero e Ida Cecilia Mori ed è morto ad Arese (Milano) il 11 luglio 2011 a 91 anni, di età di cui 74 vissuti nella Congregazione Salesiana e 65 come sacerdote. La sua biografia è sintetizzata su “S. Leonardo nel Borgo di Sotto in Casalmaggiore”, sua pubblicazione di notevole interesse storico, così come d’interesse storico notevole è la suo lavoro sulla storia delle Opere Pie Decentrate di Casalmaggiore: “Percorso storico dell’istituzione attraverso la documentazione dell’archivio”. Forse alcuni a Casalmaggiore se lo ricordano, così come sicuramente ricordano il fratello, don Luigi Furlotti, parroco di San Leonardo per molti anni quando ancora le parrocchie erano divise.

Di don Erminio preme ricordare che è stato professore dei fratelli Berlusconi, Paolo e Silvio, al Liceo dei salesiani, e proprio di Silvio che dichiarava che bastavano due anni di studio per imparare il greco e che si vantava di essere un fine grecista, in un’intervista, don Erminio poi dichiarò: “Non mi stupisce affatto quello che ha detto del greco. Le cose che non danno profitto lui le scarta. Di storia dell’arte, per esempio, siccome era la cenerentola, non ha mai letto un libro: quelli li ha sempre rivenduti nuovi al mercatino”.
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