RSA a Sabbioneta: minoranza polemica, chiede trasparenza
Il tema della gestione delle RSA continua a tenere banco, anche tra le mura della piccola Atene. A Sabbioneta, infatti, i consiglieri di minoranza Aldo Vincenzi, Francesca Mambrini e Claudio Lodi Rizzini tornano sull’argomento facendo riferimento ad un articolo apparso sul “Fatto Quotidiano”…
SABBIONETA – Il tema della gestione delle RSA continua a tenere banco, anche tra le mura della piccola Atene. A Sabbioneta, infatti, i consiglieri di minoranza Aldo Vincenzi, Francesca Mambrini e Claudio Lodi Rizzini tornano sull’argomento facendo riferimento ad un articolo apparso sul “Fatto Quotidiano”…
“La vicenda della gestione delle rsa lombarde pone sotto i riflettori nazionali anche la nostra casa di Riposo.
Leggiamo infatti sul “Fatto Quotidiano” del 24 aprile che la Rsa “Serini di Sabbioneta” è la sola casa di riposo della nostra Provincia ad aver accolto pazienti che hanno contratto il Covid 19 dimessi dagli ospedali lombardi; nell’articolo si parla di 14 persone.
Vorremmo che, per trasparenza, i vertici della struttura o il Sindaco, massimo responsabile sanitario locale, facessero chiarezza. A riguardo abbiamo anche depositato un’interrogazione.
Nell’ultima informativa che il Sindaco ci ha inviato, datata 25 marzo, ci venivano date generiche rassicurazioni sulla situazione all’interno della rsa. Una decina di giorni più tardi, lo stesso primo cittadino, dichiarava a mezzo stampa, che “la situazione nelle case di riposo sta diventando drammatica”. Ancora, in data 18 Aprile, il Sindaco comunicava, sempre alla stampa, informazioni generiche che tendevano a rassicurare in relazione alla rsa.
Crediamo che in Democrazia sia corretto che cittadini, e rappresentanti dei cittadini , possano avere piena coscienza di ciò che accade sul proprio territorio. Vorremmo quindi sapere: quante persone che hanno contratto Covid dimesse dagli ospedali lombardi sono state accolte nella nostra rsa? Perchè la rsa di Sabbioneta è stata la sola in Provincia di Mantova a fare questa scelta? Vi era un obbligo? Questa scelta è stata condivisa con le istituzioni locali, con i sindacati e i parenti degli ospiti? Questa scelta ha poi comportato dei disagi per operatori e ospiti? Quanti operatori sono stati colpiti da Covid? Quanti ospiti sono stati colpiti da Covid? Ci sono stati decessi riferibili a Covid? In che percentuale? Al personale e agli ospiti sono stati fatti tamponi? e in quali date? I pazienti dimessi da ospedali figuravano come “accreditati” da Regione? La Rsa era strutturalmente pronta ad accogliere i pazienti dimessi dagli ospedali? Gli operatori avevano, da subito, tutte le protezioni adeguate? Queste le nostre legittime domande, nostre e dei tanti cittadini sabbionetani ,e non, preoccupati per ciò che emerge.
Il grado di civiltà di una società si misura da quanto è il grado di tutelare le persone più fragili, come gli anziani ad esempio.
Vogliamo, in questo frangente, esprimere vicinanza ai medici e gli infermieri per il loro encomiabile lavoro, ma anche agli operatori delle rsa, che hanno dovuto gestire una situazione non facile, e a tutti i parenti delle persone decedute. La chiarezza è dovuta, soprattutto a loro”.
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