"Non è tempo di polemiche,
ma sia consentito dire che
a Viadana ci si è mossi tardi"
Egregio direttore,
l’emergenza dovuta a Covid-19 ha completamente rivoluzionato il nostro modo di vivere, e chissà ancora per quanto tempo dovremo sottostare alle “leggi” del virus, cercando di riprendere le nostre vite, le nostre abitudini secondo le nuove regole previste per la tanto famigerata “fase 2”.? Ogni virologo, epidemiologo o esperto che ascoltiamo in TV o l’incontenibile fiume di righe dedicate al tema sui giornali, danno il giusto merito e risalto ad ogni singolo individuo, che con il proprio comportamento responsabile ha portato al contenimento del “nemico”.
Ad ogni cittadino è stato imposto (giustamente) di tenere un comportamento ragionevole, ossia quello di restare a casa.?Ad ogni cittadino è stato chiesto di tendere la mano verso il prossimo, per fare un passo in avanti verso la prevenzione e la repressione di questo mostro. Trovo che questa collaborazione, quella tra cittadino e pubblica amministrazione, sia stata, e lo è tuttora, un’esperienza che, mi auguro, possa rimanere nel bagaglio civico di ognuno di noi. Un valore di cui fare tesoro per i tempi che verranno.
Vivo a Viadana e, se devo contestualizzare quanto ho detto finora, il saldo tra comportamenti, a mio parere, sembra essere significativamente in deficit per quanto riguarda l’operato dell’amministrazione comunale Viadanese.? È stato giusto, lecito e necessario chiedere ai propri cittadini di restare in casa, di limitare i propri spostamenti allo stretto necessario, informare dei (pochi) servizi attivi; ma trovo che altrettanto giusto, lecito e necessario sarebbe dovuto essere “rendicontare” periodicamente quanto stava accadendo nel nostro territorio relativamente ai contagiati, ai deceduti e ai guariti. Incombenza ottemperata sì dal nostro comune, ma con un ritardo clamoroso rispetto all’insorgenza dell’emergenza sanitaria (dopo il silenzio dei giorni precedenti), e peraltro non su canali istituzionali del Comune di Viadana, ma su profili social personali.? Nessun nominativo, ma solo dati numerici e analizzabili da chi ha le competenze per fare tutto questo e diffonderle, poi, alla cittadinanza tutta.
È vero, non è questa l’occasione per le polemiche; per queste ci sarà tempo quando la tempesta sarà alle nostre spalle. Ma anche questo tipo di informativa periodicamente aggiornata, credo possa essere di aiuto per responsabilizzare la comunità, in quanto più si è a conoscenza di quello che accade attorno a noi, più saremo in grado di comportarci in maniera appropriata alla situazione che ci circonda. Anche rendere conto della situazione della nostra casa di riposo, non sarebbe stata una malsana idea.
Alcuni comuni a noi limitrofi hanno diffuso questi dati sin dalle prime ore, mi risulta difficile comprendere il motivo per cui il comune di Viadana non si sia attivato da subito a seguire tali esempi virtuosi. Insomma, un’altra buona occasione sprecata dall’amministrazione viadanese di dimostrare di essere all’altezza di affrontare i problemi che il nostro Comune si trova a fronteggiare, non percependo che piccole misure non sono, a volte, solo dettate dal principio di buona amministrazione, ma solo e soltanto dal buon senso, di cui evidentemente il sindaco facente funzione e la sua giunta pare essere sprovvisto.
È questa sì, però, la doverosa occasione per porgere le condoglianze a tutte le famiglie viadanesi che hanno perso qualcuno a causa della pandemia, e di fare un augurio di pronta guarigione a chi ancora ammalato, con la certezza che torneremo, tutti, più forti di prima. Inoltre, un caloroso ringraziamento a tutti gli operatori sanitari e a tutti i volontari che si adoperano quotidianamente per aiutare le persone fragili e bisognose.
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