Cronaca

Otto medici caduti sul fronte del Covid

Sono ben sette i medici della provincia di Cremona morti sul fronte del Covid-19. Sette illustri professionisti del settore sanitario, che dopo aver combattuto e vinto numerose battaglie contro le più svariate malattie dei propri pazienti, hanno purtroppo perso la propria guerra personale, quella con un virus che non gli ha lasciato scampo.

Da sinistra i dottori: Abruzzi, Galli, Marchi, Ablondi, Gentile, Lupi e Omo

Sono ben sette i medici della provincia di Cremona morti sul fronte del Covid-19. Sette illustri professionisti del settore sanitario, che dopo aver combattuto e vinto numerose battaglie contro le più svariate malattie dei propri pazienti, hanno purtroppo perso la propria guerra personale, quella con un virus che non gli ha lasciato scampo. L’ultima vittima è il dottor Luciano Abruzzi, Neurologo all’ospedale di Cremona, che si è spento la scorsa notte, a soli 59 anni, dopo una lunga battaglia contro il virus. Lavorava all’ospedale di Cremona dal 1999 dove era responsabile del Centro Disturbi Cognitivi e Demenze (CDCD) e Ambulatorio Malattia di Parkison e disturbi del movimento. In precedenza aveva lavorato a Cremona Solidale.

Il 4 aprile era toccato ad Alberto Omo, medico della casa di riposo Opera Pia Santissimo Redentore di Castelverde, dove lavorava dal 1991, e di cui fu anche direttore sanitario. Un professionista molto stimato e benvoluto che era considerato colonna portante della casa di riposo. Qualche ora prima, era toccato invece a Gian Battista Bertolasi, medico di base di Castelleone. Il medico era ricoverato all’ospedale di Crema da alcune settimane, in rianimazione. Aveva 66 anni ed era molto stimato anche come persona oltre che come professionista.

Il 26 marzo a finire tra le grinfie del famigerato virus era stato Sandro Lupi, ortopedico in pensione, conosciutissimo in città. Nipote, figlio e fratello di medici, Lupi era stato colonna portante dell’ospedale di Cremona per trent’anni. Il 22 marzo era invece toccato a un altro medico di famiglia, il dottor Rosario Gentile. di Pizzighettone. Il suo nome, molto noto in paese, era anche legato al mondo dello sport. Per diverse stagioni, infatti, è stato il medico sociale del Pizzighettone prima e della Pergolettese poi. Sempre nello stesso giorno, se ne è andato Leonardo Marchi, 64 anni, infettivologo nonché direttore sanitario e generale per oltre 11 anni della clinica San Camillo di via Mantova.

Spostandosi sul Mantovano (che è sempre territorio dell’Ats Valpadana), il 17 marzo a perdere la sua battaglia contro il virus è stato un altro medico di base, Franco Galli che operava a Medole, quindi sempre nell’ambito dell’Ats Val Padana. 65 anni, per 37 anni ha operato in paese come medico di medicina generale. Tornando sul territorio, la prima vittima in camice bianco del covid, il 16 marzo, era stato Luigi Ablondi, ex direttore generale dell’ospedale di Crema. 66 anni, è stato alla guida del Maggiore per undici anni, che si sono conclusi nel dicembre 2018. Da allora dirigeva una casa di cura nel cremonese, pur essendo in età pensionabile.

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