Lettera anonima gonfia di gioia: "Stefano sta bene grazie a Dio e ai medici. Questo è tutto quello che conta"
"Ogni sera aspettavamo il bollettino medico ed era sempre uno strappo al cuore. Poi finalmente qualcosa è cambiato. Quel provare e riprovare ti ha riportato alla vita. Quelle preghiere recitate quotidianamente sono state esaudite”.
VILLA PASQUALI (SABBIONETA) – Stefano sta meglio: è uscito dall’incubo e da un momento tremendo causato dal Coronavirus. Stefano abita a Villa Pasquali, frazione di Sabbioneta: non viene detto altro di lui, nè cognome nè età, perché non serve altro a chi scrive. Quello che invece arriva, per Stefano, è un messaggio di gioia da parte di un’amica di famiglia e di tutti i suoi parenti, che preferiscono rimanere anonimi ma che hanno chiesto al nostro giornale di rendere pubblica la loro felicità.
“Ciao Stefano, abbiamo pregato tanto per te in questi giorni. Abbiamo pregato il nostro Dio che non si vede ma indiscutibilmente esiste. Lo abbiamo pregato affinché ti desse la forza di lottare contro questo male del quale ancora troppo poco si conosce. Lo abbiamo pregato perché desse la forza ai medici e al personale della Terapia Intensiva del Carlo Poma di Mantova di non mollare e provare, provare un farmaco, provare una nuova cura, provare… Ricordiamo quel giorno in cui ci hai detto “Mi mettono un tubo in gola. Dormirò un paio di giorni”. Ne sono trascorsi 21. Ogni sera aspettavamo il bollettino medico ed era sempre uno strappo al cuore. Poi finalmente qualcosa è cambiato. Quel provare e riprovare ti ha riportato alla vita. Quelle preghiere recitate quotidianamente sono state esaudite. Che dire? Nulla, non c’è niente altro da aggiungere. Tu sei qui. E questo è quello che conta!”.
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