Salute

Discrepanza tra numeri dei contagiati, i sindaci chiedono spiegazioni alla Regione

Una discrepanza che può spiegarsi solo con un errore di conteggio, afferma il sindaco di Stagno Roberto Mariani, che ne ha parlato con diversi colleghi sindaci e ha analizzato i dati complessivi del mese di aprile per la nostra provincia.

Qualcosa non torna nei numeri dei nuovi casi di coronavirus comunicati dalla regione per la provincia di Cremona. Numeri che negli ultimi giorni hanno allarmato comprensibilmente la popolazione, numeri a tre cifre che non hanno eguali nelle altre province lombarde. C’è discrepanza, infatti,  tra le cifre comunicate dalla Regione nelle quotidiane conferenze stampa pomeridiane (+ 224 nuovi casi tra il il 12 e 13 aprile; + 227 tra 13 e 14 aprile) e i dati che l’Ats comunica ai sindaci giornalmente. Per gli stessi giorni infatti, l’Azienda sanitaria conteggiava rispettivamente 11 e 41 casi di positività in più. Una discrepanza che può spiegarsi solo con un errore di conteggio, afferma il sindaco di Stagno Roberto Mariani, che ne ha parlato con diversi colleghi sindaci e ha analizzato i dati complessivi del mese di aprile per la nostra provincia, confrontando i numeri forniti dai due enti.

Ebbene, dall’1 al 12 aprile l’Ats conteggiava complessivamente 343 casi in più rispetto a Regione Lombardia: 5.064 contro 4.721. All’improvviso,  dal giorno dopo, le tabelle regionali mostrano un incredibile balzo in avanti del numero di contagiati: appunto 224 in più tra il 12 e il 13 (+4,74%) e la stessa cosa avviene anche il giorno seguente. Un aumento percentuale che non ha eguali in tutti gli altri giorni di aprile esaminati dalla stessa Regione, dove lo scostamento quotidiano si aggira sempre attorno all 1- 2%. “Sembra, ma spero che non sia così, che la Regione abbia voluto recuperare il gap di numero complessivo di positivi della provincia di Cremona rispetto all’Ats, inserendo numeri elevati che non trovano riscontro nelle settimane precedenti”, afferma Marani.

“La mia non è una polemica politica- aggiunge – anzi, comprendo che questa situazione del tutto nuova metta a dura prova i centri di controllo regionali e la nostra stessa Ats, duramente provata in questo periodo. Ma come sindaco ho bisogno di capire il perchè di questa discrepanza, in quanto i cittadini si chiedono a cosa servono i loro sacrifici se poi il numero di nuovi casi continua a crescere. Ne va anche dell’efficacia delle misure restrittive che stiamo mettendo in atto: servono oppure no?”

“Per questo – conclude Mariani – chiedo chiarimenti alla struttura tecnica regionale, per non vanificare quanto i cremonesi stanno facendo in questi durissimi giorni, in termini di restrizioni e sacrifici”. Anche il sindaco Gianluca Galimberti è sulla stessa linea: ieri sera ha pubblicato un video sulla sua pagina facebook in cui dice che tra domenica e martedì i nuovi casi sono stati 6 nella sola città di Cremona. “In questi giorni – afferma –  i dati che arrivano da Regione sui nuovi casi in provincia di Cremona presentano dei picchi…. ho fatto approfondimenti anche con l’Ats, che ringrazio, e desidero dirvi che in città tra domenica e lunedì c’è stato un incremento di 1 nuovo caso e tra lunedì e martedì di 5 nuovi casi …”. Galimberti aggiunge poi che l’incremento di tamponi nelle case di riposo può naturalmente portare ad un aumento del numero di positivi complessivi. “I  dati sono questi, al momento risultano dati buoni e in ogni caso, i moltissimi cittadini che stanno a casa meritano un grazie…”. Oggi sono attesi chiarimenti da parte della Regione.

g.biagi

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