Cronaca

Gundam contro Covid-19: dal corto di Federico Farina qualcosa da imparare

Fede ha scelto, e scelto bene. A lui (e a noi) sguainare la spada: non servono armi, solo tanta pazienza, coraggio e buona volontà

CASALMAGGIORE – Un Gundam adattato ai tempi, meno ricco di particolari del personaggio creato nel 1979 da Yoshiyuki Tomino e Hajime Yatate per lo studio Sunrise ma più stilizzato ed immediatamente comprensibile da tutti. Un Gundam che ha in un modello gigantesco di Covid-19 il suo Zeon contro il quale battersi, armato della sua spada. Nella ‘realtà virtuale’ ricreata dal talentuoso Federico Farina (figlio del grafico Mauro Farina e della giornalista Letizia Frigerio, come a dire qualcosa c’è di ereditario nel DNA, oltre ad una bravura del tutto personale) Gundam si lancia contro il Covid e lo trapassa, da parte a parte, uccidendolo. La spada trionfa sul ‘mostro’. La spada – per quello che vediamo noi che rispetto a Federico siamo ‘vecchi’ – è la medicina, il Gundam che si batte contro il coronarirus ogni uomo che fa sino in fondo il suo dovere. Dal restare a casa del semplice cittadino ai percorsi di cura scelti dai medici per curare la malattia. Gundam siamo un po’ tutti noi. Da chi, nato negli anni a cavallo tra fine ’60 e inizio ’70 ha avuto la sorte di seguirlo dal vivo (rispetto ad altri mecha, Gundam ha una sua ‘umanità’ molto presente e canoni meno sbilanciati a favore del mezzo sull’uomo) a chi lo vede adesso a 30 anni di distanza da allora. Fede ha scelto, e scelto bene. A lui (e a noi) sguainare la spada: non servono armi, solo tanta pazienza, coraggio e buona volontà.

N.C.

© Riproduzione riservata
Caricamento prossimi articoli in corso...