Spostamenti dei lombardi calati del 60% dal 26 febbraio Regione: 'Ancora troppo poco'
“La battaglia è ancora lunga, c’è una crescita continua e costante”, ha aggiunto Gallera snocciolando i numeri di oggi, con un numero di positivi pari a 16.220, con crescita di 1200 rispetto a ieri. Le terapie intensive destinate al covid sono 1038.
Troppe persone si stanno ancora muovendo in Lombardia e non solo per ragioni di stretta necessità, come il lavoro: lo ha denunciato il vicepresidente della Regione Fabrizio Sala nella conferenza stampa di oggi pomeriggio. Il calcolo è stato effettuato controllando gli spostamenti delle celle telefoniche di migliaia di cittadini dentro i confini regionali. In collaborazione con le compagnie telefoniche è stata infatti attivato un monitoraggio che mostra come, fatta 100 la movimentazione della popolazione al 26 febbraio, prima che scattassero i divieti, la diminuzione sia, al 16 marzo, soltanto del 60%, quindi con un 40% di persone che ancora continuano a muoversi spostandosi da una cella telefonica all’altra. “Il 40% – ha detto Sala – non è sufficiente per dire che riusciamo a contenere il virus nel migliore modo possibile. C’è sicuramente chi lavora, e li ringraziamo, ma a chi si muove ancora per motivi superflui noi diciamo ”state in casa: il dato non è ancora sufficientemente basso”.
L’assessore alla Sanità Giulio Gallera ha poi spiegato che con le singole Ats si sta approntando un nuovo sistema di monitoraggio dei contatti diretti con chi è risultato positivo: “Da qui a breve metteremo sotto controllo anche tutti coloro che hanno un sintomo influenzale. Basta avere solo tosse o raffreddore, che bisogna stare in casa. Questo avverrà col coinvolgimento di medici e infermieri, con la telemedicina”.
“La battaglia è ancora lunga, c’è una crescita continua e costante”, ha aggiunto Gallera snocciolando i numeri di oggi, con un numero di positivi pari a 16.220, con crescita di 1200 rispetto a ieri. Le terapie intensive destinate al covid sono 1038. “Ieri abbiamo rischiato di essere a zero, fortunatamente sono arrivati nella notte 14 respiratori e altri 30 respiratori da subintensiva dalla Cina”. Oggi sono stati 48 i pazienti che da vari ospedali (ma non è stato citato Cremona) sono stati portati in strutture del privato accreditato. Domani alle 16,40 a Malpensa arriveranno 7 medici cinesi specialisti in terapia intensiva ed epidemiologia e tre tecnici, i primi di una più ampia delegazione che arriverà ad affiancare il lavoro dei sanitari lombardi.
g.b.