M5S Viadana: "Emergenza Coronavirus, attiviamo il corpo medico europeo"
Proprio per questo rilanciamo con entusiasmo la proposta dell’Eurodeputata pentastellata Eleonora Evi di attivare immediatamente il Corpo Medico Europeo, istituito dall’UE nel 2016 dopo l’emergenza Ebola
VIADANA – C’è la voglia di capire e soprattutto di fare. C’è un nuovo senso di solidarietà, di unione e di appartenenza alla comunità che si era quasi perso negli ultimi anni. Lo si percepisce da tanti piccoli segnali, dai messaggi rassicuranti, dalla voglia di cantare, dalle gare di solidarietà per gli Ospedali e la Protezione Civile.
I cittadini non stanno subendo passivamente l’epidemia e questo è un segnale molto positivo.
Tanto meno gli operatori sanitari che stanno dimostrando grandissima disponibilità rischiando ogni giorno la salute in prima linea sul territorio e negli ospedali.
Ma tutto questo può reggere se la gestione politica offre le risposte adeguate.
A fronte di sterili accuse rivolte da alcuni politici alla Protezione civile, che non fanno altro che alimentare sentimenti di sfiducia e sconforto nei confronti delle Istituzioni, riteniamo più pragmatico concentrarci su proposte concrete e realizzabili nel più breve tempo possibile.
Innanzitutto, dobbiamo avere ben chiaro che la Lombardia è la regione europea di gran lunga più colpita dall’epidemia di Covid-19 e che sta affrontando la fase più critica dell’epidemia. Le nostre strutture soffrono principalmente la carenza di operatori sanitari e di strumentazione medica. Quando avremo risolto queste due carenze e avremo ampia disponibilità di personale e strumenti, potremo ipotizzare l’apertura di un nuovo ospedale.
Proprio per questo rilanciamo con entusiasmo la proposta dell’Eurodeputata pentastellata Eleonora Evi di attivare immediatamente il Corpo Medico Europeo, istituito dall’UE nel 2016 dopo l’emergenza Ebola, per fronteggiare le emergenze sanitarie interne ed esterne attraverso una più rapida mobilitazione di équipe di medici e operatori sanitari e di attrezzature.
Se dimostreremo di aver gestito bene per primi questa situazione di emergenza, il nostro sistema sanitario sarà considerato ancora una volta modello virtuoso da seguire per gli altri Paesi che vivono oggi l’esordio dell’epidemia.
Questa emergenza infine – conclude Lorenzo Gardini – costituisce una grande prova per l’Europa da cui essa potrà uscire più divisa oppure più unita”.
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