Individuato il corpo di Sergio Rosati, partite le operazioni di recupero
LICCIANA NARDI (Massa Carrara) – L’hanno trovato oggi, poco dopo le 14, gli uomini del soccorso alpino, i vigili del fuoco ed i carabinieri. Incastrato tra un ramo ed una roccia a 500 metri di distanza dal luogo dove si era ribaltato ieri, poco dopo mezzogiorno, con la canoa nel torrente Taverone. Ora cercheranno di recuperarne il corpo, anche se le condizioni delle acque, ingrossate dalla pioggia e dal maltempo rendono l’operazione piuttosto complessa.
E’ finita così la vita di Sergio Rosati, 66 anni, uno dei massimi esperti di canoa, kajak e canadese del terrutorio. Un uomo integro ed estremamente preparato sull’acqua. Aveva iniziato, a livello amatoriale, ad affrontare i corsi d’acqua negli anni ’70. Dopo un periodo amatoriale si era dedicato all’agonismo. “Era uno dei massimi esperti di kajak e canadese – ci racconta l’amico Gengis Arcangelo Pirovano, ex presidente della FICT – molto bravo e preparato”.
Sergio Rosati era anche stato presidente del Club Canoe Viadana e consigliere regionale della federazione agonistica. Seguiva lo slalom e sotto la sua ala protettrice erano cresciuti fior di campioni. Per lui l’insegnamento della canoa era quasi una missione: negli ultimi anni si era impegnato anche per insegnare l’approccio giusto col fiume ad allievi delle scuole e portatori d’handicap. Fu il primo a studiare un percorso di slalom in acqua piatta, situazione che gli permise di crescere ragazzi nell’affascinante disciplina. Era un “Personaggio importante” come ci spiega Pirovano, ed aveva sempre mantenuto la passione per la canoa turistica nonostante l’impegno e la passione per il settore agonistico.
“La scomparsa di Sergio ci lascia un grande vuoto – aggiunge Arcangelo Gengis Pirovano – ha fatto molti anni con me nei raduni estivi della canoa turistica ed oltre che essere un carissio amico era un uomo dalla disponibiità massima con tutti. Stavamo preparando, insieme alle canottieri di Casalmaggiore, al gruppo Canoe Viadana e al canoa club Boretto un’iniziativa legata al Po che facesse conoscere a tutti i canoisti la bellezza del nostro fiume e le varie possibilità che offre. Non mi sembra ancora vero che non ci sia più”.
N.C.