Casalasco-Viadanese, nessun caso registrato: non mancano esagerazioni... e c'è chi inventa ricette "magiche"
Si registra qualche polemica sulle chiusure dei bar dopo le 18, perché sarebbe stato registrato un caso di mancata chiusura, mentre la protesta principale riguarda il fatto che invece i ristoranti possono restare aperti.
Nessun caso segnalato di Coronavirus nel Casalasco-Viadanese, che dunque resiste, ma precauzione e prudenza non sono mai troppe. La psicosi è arrivata anche qui, pur senza isteria: nel pomeriggio di lunedì un uomo si è sentito male in piazza Garibaldi, nel primo pomeriggio, per un mancamento. L’intervento dell’ambulanza ha fatto pensare, a più di un astante, che si trattasse di un possibile caso di Coronavirus, quando in realtà non aveva – ovviamente – nulla a che vedere col fenomeno. Capita pure questo in giornate decisamente convulse, nelle quali però un po’ di sangue freddo sarebbe necessario.
Si muove la Farmacia Comunale, fin dove può: in attesa che arrivino le mascherine richieste in grande quantità – ma le scorte sono finite – ecco che è stato preparato un composto galenico simile all’Amuchina che viene venduto a prezzi calmierati, onde bloccare sul nascere le speculazioni che si notano in questi giorni. Se si parla di luoghi chiusi, Rivarolo del Re ha emanato una ordinanza specifica su Casa Paola e Casa Diego, afferenti alla Tenda di Cristo, dove possono entrare soltanto operatori della struttura e non sono ammesse visite. Dopo le specifiche di Regione Lombardia, invece, già lunedì sera un paio di parenti di anziani ospiti della casa di riposo Busi di Casalmaggiore si sono precipitato alla reception, recando proprio la nota regionale e chiedendo di poter essere ammesse. Pure qui si naviga a vista, adeguandosi a una normativa che prevede che le visite tornino ad essere garantite, pur calmierandole, con l’accesso consentito di un solo parente alla volta. I supermercati cittadini finiscono regolarmente le scorte attorno alle 18.30, in particolare di acqua, ma per fortuna i rifornimenti non mancano, mentre dalla locale Croce Rossa giunge l’invito a fare massima attenzione alle truffe e agli sciacalli che promettono finti tamponi.
Nel Casalasco-Viadanese non sono stati registrati casi di questa tipologia di truffe, ma nelle zone limitrofe sì e, come si diceva all’inizio, guai ad essere troppo poco prudenti. Va sempre tenuto presente che il tampone deve essere richiesto specificamente dal paziente. Si registra qualche polemica sulle chiusure dei bar dopo le 18, perché sarebbe stato registrato un caso di mancata chiusura, mentre la protesta principale riguarda il fatto che invece i ristoranti possono restare aperti. In questo senso c’è anche qui riesce a tenere sempre aperto, fornendo entrambi i servizi, bar e ristorazione. Un controsenso si registra a livello sportivo: la Casalese Calcio può allenarsi ma soltanto se non utilizza gli spogliatoi per cambio e docce, dunque gli atleti giungono già in tenuta sportiva al campo e poi si lavano a casa a fine seduta; nello stesso girone tante società emiliane non hanno invece questa limitazione. Infine una curiosità: da Gussola un residente originario del Punjab millanta una misteriosa ricetta anti virus a base di aglio, zenzero e cipolla: in tempi di angoscia, una risata non fa male a nessuno.
G.G.