Salute

"Ho la febbre, ma all'Oglio Po niente tampone". Ma nelle prossime ore gli strumenti dovrebbero arrivare

L’uomo è stato invitato a recarsi a Cremona. “Non me la sono sentita - ci spiega - perché guidare con la febbre non è il massimo, perché non volevo essere portato da parenti o amici, dato che cerco di non stare vicino a nessuno, per precauzione". Ora però la situazione sembra normalizzarsi.

CASALMAGGIORE – I tamponi stanno arrivando anche negli ospedali che, sin qui, ne erano sprovvisti: lo ha garantito Giulio Gallera, assessore al Welfare di Regione Lombardia, nella conferenza nel tardo pomeriggio di lunedì. Questa è la buona notizia, dalla quale vogliamo partire, per specificare un fatto accaduto all’ospedale Oglio Po, nelle scorse ore. Un fatto che, precisiamolo, non è un atto d’accusa verso il personale sanitario, che invece sta operando al meglio in condizioni spesso difficili, con doppi turni che arrivano anche a 16 ore, vista l’emergenza; casomai uno sprone a fornire allo stesso personale tutte le strumentazioni necessarie per agire al meglio.

Cosa è accaduto? Lunedì un uomo di Viadana, che ha contattato la nostra redazione e che preferisce restare anonimo, ha raccontato di avere seguito la procedura indicata, dato che da qualche giorno ha febbre alta. Trattandosi di una persona che ha a che fare con il mondo della sanità, lo stesso ha avuto via libera a recarsi al Pronto Soccorso, dopo avere contattato il numero per le emergenze del Ministero della Sanità, il 1500. Arrivato all’Oglio Po, lo stesso ha chiesto di poter essere sottoposto a tampone per avere qualche risposta, ma gli è stato spiegato che a Vicomoscano non vi erano questi strumenti. L’uomo è stato invitato a recarsi a Cremona. “Non me la sono sentita – ci spiega – perché guidare con la febbre non è il massimo, perché non volevo essere portato da parenti o amici, dato che cerco di non stare vicino a nessuno, per precauzione, e perché non mi pare il massimo effettuare in un momento di grande incertezza grandi spostamenti con la febbre. Può darsi sia solo una normale influenza, ma se fosse altro? Meglio non fidarsi, meglio non rischiare di spargere virus”.

Così l’uomo ha evitato il tampone, limitandosi a stare chiuso in casa il più possibile isolato, in attesa di capire come evolverà la sua febbre. Un appello, il suo, a dotare anche l’Oglio Po e gli ospedali più piccoli o periferici di tamponi ,che sembra avere colto nel segno, dopo le novità emerse in conferenza lunedì sera da Regione Lombardia.

G.G.

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