Mirko Savi, da Acquanegra a Idro lungo il Chiese: un altro mondo è possibile

ASOLA – Sei giorni lungo l’asta del Chiese, sino a Idro. La prima tappa, da Acquanegra sino a Casalmoro, si è chiusa ieri. Un cammino di riflessione e di denuncia il suo, una richiesta d’aiuto per la tutela di un fiume che più che corrergli a pochi passi da casa, gli corre dentro. Lui è Mirko Savi, da tempo impegnato insieme ad altri ‘Angeli’ del Chiese in una battaglia titanica: quella del preservare la natura e l’ambiente. In quasi tutti i weekend si è preso l’impegno di ripulire aree della sua terra insieme a chi lo segue.

Mirko è partito. Bastone in mano e tanto coraggio. “Partenza da Acquanegra sul Chiese alle ore 11, direttamente dalla foce del Chiese. 1 grado sotto zero. Nebbia e gelo fanno da contorno a questa partenza, nel mentre Franca, Fabrizio e Francesco (FFF), acronimo di friday for future, (sarà un caso?) hanno comunque deciso di fare un pezzo di strada insieme fino ad Asola. Tra una risata ed un sentiero attraversiamo la piana dei Barchi immersi nella nebbia. Arriviamo alla Chiusa ed il cielo si svela a noi rispecchiandosi nel fiume. E proseguiamo in direzione Asola. Arrivati ad Asola, facciamo una breve sosta nei parchi del Chiese. Ci beviamo un buon caffè, e via di nuovo in cammino, questa volta in solitaria sulla sponda del fiume verso Casalmoro. E dopo vari incontri sull’argine del Chiese, alle 17 arrivo a Casalmoro, ospitato da una giovane famiglia composta da Michele e Alice e dalla piccola Olivia. Gentilissimi e molto molto ospitali. Grazie a chi ha voluto partecipare e chi ha condiviso una chiacchiera, e anche la propria quotidianità, per questa fantastica prima tappa”.

Il motto che gli si legge sulla pettorina è ‘Iniziamo ad amare insieme il fiume Chiese’. Qualche amico lo incontrerà lungo la strada, qualcun altro lo ha già incontrato ed altri ne conoscerà. Una battaglia gigante la sua, che si vince solo se la si condivide. Mirko lo avevamo conosciuto mesi fa, uno dei promotori dei vari gruppi (Martignana Po, Canneto sull’Oglio, Commessaggio) che stanno dando continuità all’opera di ‘risanamento’ dai rifiuti di un territorio vasto e purtroppo poco tutelato. Un tentativo per far riflettere ma non solo a parole, ma con l’esempio nel quotidiano. Seguiremo Mirko nei prossimi giorni, e ci faremo raccontare il suo viaggio. Intanto è partito, dopo aver programmato con attenzione il cammino. Bastone alla mano, come i vecchi viandanti e tanto coraggio. Tanta voglia di mostrare – nel suo piccolo – che un altro mondo è possibile. Un ondo più sano e più pulito. Partendo dalla sua terra e dal suo fiume, il Chiese.

N.C.