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Andrea Devicenzi, via Francigena conclusa: oggi l'arrivo trionfale a Roma

MARTIGNANA PO – Andrea Devicenzi ce l’ha fatta. Ha conquistato, dopo 1000 km, Roma giungendovi sulle strade – a tratti impervie – della via Francigena. A Roma è giunto con un nutrito gruppo di pellegrini che lo hanno seguito in questi mesi, tra difficoltà più o meno grandi e la certezza di arrivare. Ad accoglierlo a Roma il sindaco Virginia Raggi che ha voluto farsi partecipe dell’impresa dell’atleta, imprenditore e motivatore originario di Casalmaggiore e residente a Martignana di Po.

E’ stata un’impresa, come dicevamo, non semplice. Fatta anche di dolore e di stanchezza fisica e mentale ma il mental coach ha avuto il pregio di non mollare mai, e la spinta di tantissimi pellegrini che lo hanno incitato dalla partenza ad Aosta sino all’arrivo a Roma, tributandogli poi l’onore del passaggio tra i bastoni da trekking levati al cielo. Andrea Devicenzi ha vinto. E non solo per la strada percorsa – tra i primi, se non il primo portatore di handicap a percorrerla totalmente – ma ha vinto soprattutto per il movimento che ha creato. Semplici cittadini, uomini e donne, portatori di handicap, ragazzi e ragazze di scuola, amministratori locali, imprese artigiane. Tantissime le persone che porterà con se.

Tra qualche giorno si torna a casa, avremo modo di approfondire l’impresa al suo ritorno. Resta la gioia di oggi anche dei tantissimi a partire dalla sua famiglia che lo hanno seguito. Andrea non è nuovo a grandi imprese: dalla Manali Leh, la carrozzabile himalayana più alta del mondo percorsa in bici alla Parigi Brest Parigi, primo atleta senza un arto a portare a termine l’impresa, dalla conquista del Machu Pichu alla via di Francesco.

Prima di tornare a Martignana però già domani mattina l’incontro con 300 studenti a Viterbo e poi analogo incontro a Vetralla. Ma c’è un motivo in più per cui Andrea non torna. Il 4 dicembre è atteso in Sala Nervi per un incontro speciale, quello con Papa Francesco.

“E’ stato tutto pazzesco – ci racconta per telefono – e questa volta sono molto stanco. Ma ci sono state alcune cose che mi hanno davvero dato fortissime emozioni. L’arrivo con Francesco, accompagnato da due amici, spinto con la carrozzina apposita nelle ultime due tappe, dopo aver fatto anche la tappa di Lucca, i tanti occhi lucidi all’arrivo. Non ho riposato un attimo perché ogni volta che ci fermavamo c’erano persone da incontrare, amministratori ed altri con cui scambiare due parole e stringere mani. Mentre gli altri si riposavano un po’ prima di ripartire io restavo in piedi”.

Il riposo, quando arriverà, non durerà a lungo: gli restano circa cinque mesi per tentare con la pagaia, di strappare il pass per le olimpiadi. Da quello che ci hanno detto ormai anche in acqua i tempi gli stanno dando ragione. Sul remoergometro ha già raggiunto tempi straordinari, un po’ di lavoro gli resta da fare direttamente in acqua, dove è seguito dal team ‘olimpico’ Benedini e Perri. Un ottimo risultato comunque quello di Roma, un’ulteriore riga da aggiungere al già sostanzioso palmares delle imprese portate a termine.

Nazzareno Condina

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