Cultura

MIA, questa sera in biblioteca importante incontro aperto con Manuela Ulivi

Manuela Ulivi è un’avvocata civilista esperta in diritto di famiglia e minorile. Da quasi trent’anni svolge attività di volontariato all’interno della Casa di accoglienza delle donne maltrattate di Milano (CADMI), il primo centro antiviolenza italiano, fondato all’interno dell’Udi (Unione donne in Italia) nel 1986

CASALMAGGIORE – Importantissimo appuntamento, questa sera alle ore 21, in Biblioteca Mortara a Casalmaggiore. Manuela Ulivi presenterà il suo libro ‘Vive e Libere. La violenza sulle donne raccontata dalle donne’. Evento organizzato da MIA-Centro antiviolenza di Casalmaggiore.

Manuela Ulivi è un’avvocata civilista esperta in diritto di famiglia e minorile. Da quasi trent’anni svolge attività di volontariato all’interno della Casa di accoglienza delle donne maltrattate di Milano (CADMI), il primo centro antiviolenza italiano, fondato all’interno dell’Udi (Unione donne in Italia) nel 1986.

L’incontro con il CADMI, di cui è diventata presidente nel 2011, ha segnato la sua attività professionale e la sua vita personale. Si è occupata nello specifico di maltrattamenti familiari ed extra familiari e ha ascoltato e accolto molte storie di donne vittime di violenza.

Dalla sua fondazione a oggi, CADMI ha affiancato oltre trenta mila donne in difficoltà e dall’apertura della prima casa segreta, nel 1991, ha seguito oltre 600 progetti di ospitalità per donne in stato di pericolo.

Dal 2008 Manuela Ulivi è coordinatrice dei lavori della rete delle avvocate di D.i.Re, (Donne in rete contro la violenza), associazione nazionale che raccoglie circa 80 centri antiviolenza.

L’Associazione Nazionale D.i.Re “Donne in Rete contro la violenza”, è la prima associazione italiana a carattere nazionale di centri antiviolenza non istituzionali e gestiti da associazioni di donne, che affronta il tema della violenza maschile sulle donne secondo l’ottica della differenza di genere, collocando le radici di tale violenza nella storica, ma ancora attuale, disparità di potere tra uomini e donne nei diversi ambiti sociali. L’associazione D.i.Re è nata allo scopo di costruire una azione politica nazionale che, partendo dall’esperienza maturata nelle diverse realtà locali, promuova azioni volte ad innescare un cambiamento culturale di trasformazione della società italiana nei riguardi del fenomeno della violenza maschile sulle donne.

Manuela Ulivi, racconta le storie di donne vittime di maltrattamenti e i percorsi di rinascita di molte di loro, sfatando i tanti stereotipi legati al tema e mettendo in evidenza gli aspetti poco conosciuti e ignorati delle violenze in famiglia, un universo che nasconde le contraddizioni di una società moderna, che su questo tema tanto moderna non è… La Casa delle donne maltrattate di Milano, primo centro antiviolenza italiano, incontra, ascolta e ospita le donne vittime di violenza adottando la metodologia dell’accoglienza, un orientamento fondato sulla pratica della relazione tra donne e sull’accompagnamento senza giudizio e direttività.

“Il libro mette al centro le donne che subiscono violenza e quelle che entrano in relazione con loro. Donne che stanno accanto ad altre donne… Perché dalla violenza si esce grazie alle relazioni. E le relazioni al femminile sono quelle più potenti. Dagli anni Novanta, la Casa di accoglienza delle donne maltrattate di Milano, primo centro antiviolenza italiano, incontra, ascolta e ospita le donne vittime di violenza adottando la metodologia dell’accoglienza, una pratica politica fondata sulla relazione tra donne e sull’accompagnamento senza giudizio e nel rispetto del loro desiderio. L’obiettivo è descrivere la realtà delle donne maltrattate e i percorsi di rinascita di molte di loro, sfatando i tanti stereotipi legati al tema e mettendo in evidenza gli aspetti poco conosciuti e ignorati del maltrattamento in famiglia, un universo che nasconde le contraddizioni di una società ancorata ad aspetti patriarcali nella relazione tra uomini e donne. Un universo che può essere molto pericoloso e che può essere realmente raccontato solo dalle stesse donne che vivono quotidianamente il fenomeno. Mi sono riconosciuta nei cammini di riscoperta e di rinascita che queste donne hanno percorso e continuano a percorrere”. (dalla prefazione di Lucia Annibali)

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