Il Corano, la Sierra Leone e una convivenza da costruire: la lezione di padre Bongiovanni
Un po' più complesso il mantenimento delle unioni matrimoniali tra cattolici e musulmani, la cui rottura avviene nel 70% dei casi, anche per l'ostinazione da parte degli uomini nel mantenere il diritto alla poligamia.
BOZZOLO – Il dialogo tra due culture e religioni contrapposte quali Islam e Cattolicesimo non è impossibile. La sensazione, tra auspicio e speranza, è scaturita venerdì sera attraverso le parole di padre Vittorio Bongiovanni durante l’incontro presso la sala conferenze dell’oratorio di Bozzolo. Il parroco don Luigi Pisani, nell’esprimere soddisfazione constatando che le sedie preparate alla fine erano inferiori alla gente che si è presentata, non ha faticato a presentare il relatore molto conosciuto per la sua difficile missione pastorale in Sierra Leone, alle prese con miserie, povertà, lebbra, in un Paese in cui i musulmani costituiscono la maggioranza assoluta.
“Ma noi non abbiamo problemi di convivenza, l’unico timore è che possano arrivare dalla Nigeria i guerriglieri di Boko Aram con la loro conosciuta ferocia” ha esordito padre Vittorio all’inizio della relazione condotta senza discorsi accademici, con parole semplici utilizzando un sistema di disegni appesi alla lavagna e un fascicoletto suddiviso in dodici capitoli. Una specie di racconto a fumetti per raccontare come i Musulmani vedono Gesù e Maria, i Comandamenti di Allah, le donne nel Corano, la Violenza contro di loro, considerandole inferiori all’uomo. “L’Islam comprende i radicali e moderati e nello stesso Corano ci sono capitoli (le Sure) che parlano agli uni e agli altri – ha spiegato padre Bongiovanni -. Mentre per i primi effettivamente vi è incitamento per combattere e sopprimere i cristiani, la parte moderata suggerisce l’avvicinamento e il dialogo. Anche perché Gesù, secondo il Corano, è un umile e generoso messaggero di Allah, che è venuto a rivelare le parole di Dio al suo popolo d’Israele (Sura 3:49-51). A riprova di tale considerazione basti dire che il nome di Gesù appare nel Corano ben 99 volte, venticinque volte in più di Maometto”.
Un po’ più complesso il mantenimento delle unioni matrimoniali tra cattolici e musulmani, la cui rottura avviene nel 70% dei casi, anche per l’ostinazione da parte degli uomini nel mantenere il diritto alla poligamia. “In queste situazioni è molto importante seguire i suggerimenti di Papa Francesco, un’autorità religiosa che si dedica moltissimo, per poter stemperare le tensioni e favorire sempre di più il dialogo tra musulmani e cristiani” ha concluso padre Vittorio che terrà un’analoga conferenza a Casalmaggiore presso la sala conferenze dell’Oratorio Maffei, presso il Duomo.
Rospis