Via Cairoli, lavori per rifare il porfido: in totale investiti 53mila euro
Il porfido, del resto, è una delle caratteristiche che rende speciale e, a suo modo unica, la piazza di Casalmaggiore sul ring esterno e, in aggiunta, anche le vie che si dipanano dal centro storico, come via Cairoli appunto.
CASALMAGGIORE – Il tratto finale di via Cairoli, a Casalmaggiore, non è transitabile in questi giorni: da inizio ottobre infatti sono partiti i lavori che porteranno al rifacimento, in particolare nella zona del vecchio ospedale di Casalmaggiore, del porfido. E’ stata scelta, mediante bando di gara, una ditta specializzata che arriva da Bergamo, proprio perché la sistemazione del porfido richiede una certa perizia. Il porfido, del resto, è una delle caratteristiche che rende speciale e, a suo modo unica, la piazza di Casalmaggiore sul ring esterno e, in aggiunta, anche le vie che si dipanano dal centro storico, come via Cairoli appunto.
Non è l’unico intervento previsto, ma è il primo in questo specifico settore. Il porfido, quando sconnesso, diventa molto pericoloso, per i pedoni e i ciclisti che rischiano l’inciampo, ma non soltanto per loro. In passato si era intervenuti con pezze di asfalto, che però ovviamente non danno lo stesso risultato estetico, e soprattutto rischiano di rovinare il valore storico e la peculiarità delle vie del centro casalese. I lavori, come riporta il cartello a inizio cantiere, rientrando negli accordi per l’attrattività del 29 marzo 2017 e prendono in esame il tratto di via Cairoli inserito tra gli incroci con vicolo Ospedale e con via XX settembre.
Il progettista e direttore lavori è l’architetto Fiorella Diana mentre l’ingegner Iosè Paroni si occupa della sicurezza, con l’ingegner Enrico Rossi responsabile del procedimento. In totale il costo per il comune è di 53.400 euro, mentre l’impresa appaltatrice è la Porfidi dell’Isola di Bonate Sopra, provincia di Bergamo. La durata prevista è di 60 giorni, con il cantiere che via via si sposterà più avanti, una volta che le varie tranche saranno concluse. Oggi, logicamente, il porfido nuovo mostra una colorazione differente rispetto a quello vecchio presente sul marciapiede, “sporcato” per così dire dal tempo e dal traffico di passaggio: presto però tutto dovrebbe essere uniformato con la medesima gradazione. Marciapiede a parte, infatti, il porfido altrove è stato preventivamente sollevato e rimosso.
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