Cronaca

Rotatoria Penny, verifica di CNC dopo i lavori di ieri: i problemi sono rimasti irrisolti

Gli automobilisti hanno la loro rotatoria fluidificante, per pedoni e ciclisti della strada a cavallo tra due aree residenziali popolate di gente, tra cui tante donne, bambini ed anziani, l'appuntamento con la sicurezza è rimandato a data da destinarsi

CASALMAGGIORE – Le discese del marciapiede fronte Acqua e Sapone sono rimaste le stesse, pericolose, come aveva fatto notare il responsabile per Parma dell’associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada Tonino Morreale. Pure il palo della luce resta sotto i 90 cm, distanza minima richiesta dalla normativa. 84 cm, dalle misurazioni effettuate ieri sera dai referenti di CNC che si sono ritrovati per una verifica dopo i lavori eseguiti in mattinata e nel pomeriggio. Delle strisce pedonali tra un (micro)parcheggio – quello di Acqua e Sapone – e la macroarea Penny, neppure l’ombra.

Mirko Signoroni, presidente della provincia, al momento non c’è più ed è prevedibile pensare che a questo punto non ci sia più neppure l’incontro promesso dopo il 2 settembre (ammesso che non vi sia già stato in gran segreto), quando, giunto a verificare i lavori di competenza della stessa provincia dopo la durissima presa di posizione dell’associazione Vittime della Strada e della Fondazione Michele Scarponi lo stesso presidente si era premurato di specificare che qualcosa andava fatto.

Non è stato fatto nulla, o quasi. Gli automobilisti sono stati ‘fluidificati’, per pedoni e ciclisti della strada a cavallo tra due aree residenziali popolate di gente, tra cui tante donne, bambini ed anziani, l’appuntamento con la sicurezza è rimandato a data da destinarsi. Il palo è rimasto lì. E lì sono rimasti tutti i problemi di un budello che si fa fatica a chiamare marciapiedi ma che lo è a tutti gli effetti, e senza alcun dubbio.

La provincia latita. Ha latitato in fase di realizzazione della rotatoria (altrimenti non si spiegherebbero tutte le soluzioni al limite, se non oltre) e latita adesso, ancor di più latiterà sino a quando non si capirà chi la guida. Forse il commissariamento – a questo punto – è il male minore. Magari un commissario deciderà di porre mano con piglio deciso alla questione. Nel prossimo consiglio comunale verranno discusse due mozioni (già, due mozioni diverse per la medesima questione da due diversi gruppi, CNC e Listone) e se il presidente del consiglio comunale non deciderà di unire la discussione, si assisterà al paradosso della medesima discussione sullo stesso tema in due momenti diversi. Un canovaccio d’un’opera teatrale poco edificante insomma ma la politica casalasca è pure questa.

Dopo la verifica di ieri CNC ci va giù ancor più duramente, anticipando che, se non verrà posto mano ai lavori necessari per migliorare la percorribilità della rotatoria per ciclisti e pedoni e spostato quel palo della discordia, tutti gli enti coinvolti nei lavori e nei controlli degli stessi in caso di incidente verrebbero ritenuti responsabili. E denunciati dallo stesso gruppo consiliare in procura. La questione, insomma, non è chiusa ed in attesa che la provincia di Cremona, titolare dell’opera, risolva le sue questioni interne la discussione continua e non è escluso che possa continuare a lungo.

N.C.

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