Nuovo Ponte Po, appello di 'Io Amo Colorno' alla politica: "Meno scontri, più collaborazione"
Oggi più che mai è necessario collaborare e questo indipendentemente dal colore politico o da i singoli meriti. Al territorio lo dovete, non credete?...
COLORNO – Basta con le polemiche ed il rimpallo delle responsabilità, basta con le discussioni sterili. Bisogna lavorare per il nuovo ponte senza esitazioni e confidando nella collaborazione di tutte le forze politiche in campo. Questo è il parere di ‘Io Amo Colorno’.
“Sono passati appena due mesi e mezzo dalla riapertura del ponte sul Po tra Colorno e Casalmaggiore – spiegano i referenti del gruppo – ed il territorio sta pian piano ricominciando a respirare e a riprendersi dopo 21 mesi di chiusura che ha reso due regioni vicine (Lombardia ed Emilia – Romagna) molto lontane. Sono stati anni difficili per commercianti e pendolari e per l’intera economia colornese e casalese. Momenti difficili nati dalla segnalazione di un cittadino che scorgendo delle crepe, ha ritenuto prontamente di segnalare la cosa dando il “La” ad un lungo iter di progetti, bandi, appalti e lavori provvisori. Il 5 giugno 2019 abbiamo rivisto “splendere il sole” ed il ponte è stato reso nuovamente percorribile con delle ovvie limitazioni sulla velocità (50 km/h) e sul peso dei mezzi pesanti (44 tonnellate). Limitazioni ad oggi difficili da far rispettare, se non saltuariamente grazie allo sporadico controllo delle forze dell’ordine. Negli ultimi giorni si è incominciato a discutere dei 250 milioni messi a disposizione del governo per le infrastrutture italiane, ed in particolar modo dei 65 milioni che dovrebbero essere utilizzati per la costruzione di un nuovo ponte. Forze politiche (5 stelle e Lega) hanno avviato una sorta di diatriba atta a ricordare ai cittadini i loro meriti ed il loro impegno. Mentre ci si sfida a colpi di comunicati stampa, il governo giallo – verde è arrivato ormai alla fine della sua legislatura, e sempre più difficile diventa il percorso che porterà alla costruzione del nuovo ponte.
Amo – Colorno ringrazia Lega e 5 stelle per il loro impegno e per non aver dimenticato Colorno e Casalmaggiore, ma chiede anche a tutte le forze politiche di scontrarsi meno e di guardare al presente, collaborando e dedicando le loro energie alla tutela del ponte attuale. Il nuovo ponte non potrà essere pronto prima di dieci anni e la caduta del governo, non farà altro che allungare i tempi previsti per l’erogazione del denaro necessario. Occorrerà lavorare assieme per far si che non avvenga un’altra chiusura del ponte attuale. Il territorio non potrebbe più sostenerla. Bisogna lavorare per installare tutor di velocità, sensori per il controllo della stabilità del ponte e sensori atti a verificare il peso di un singolo mezzo pesante, per verificare che la limitazione delle 44 tonnellate sia rispettata.
La chiusura del ponte fu prova evidente della mancanza di comunicazione tra gli enti preposti alla sua gestione e manutenzione e molte furono a nostro avviso le responsabilità. Responsabilità che non ci hanno permesso neanche di ottenere lo stato d’emergenza. Oggi più che mai è necessario collaborare e questo indipendentemente dal colore politico o da i singoli meriti. Al territorio lo dovete, non credete?…”
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