Cultura

Abbagnato nella bufera, l'étoile casalese Rebecca Bianchi difende la sua direttrice

La casalese Rebecca, dal canto suo, con un post dedicato alla sua direttrice si è già schierata. Mostrando anche una serie di foto che alimentano la solidarietà della stella di Casalmaggiore verso quella che è stata la sua mentore negli ultimi anni.

CASALMAGGIORE/ROMA – Fa più rumore un albero che cade di una foresta che cresce. Con questo aforisma di Lao Tzu, Rebecca Bianchi prende le difese di Eleonora Abbagnato, direttrice del corpo di ballo del Teatro dell’Opera di Roma. Non sono giorni facili per l’étoile italiana, alla quale la casalese Rebecca Bianchi deve molto, dato che è stata proprio Abbagnato a promuoverla a prima ballerina e ad étoile sempre dell’Opera di Roma.

Nei giorni scorse le rappresentanze sindacali del teatro della Capitale hanno infatti attaccato duramente Eleonora Abbagnato per i suoi metodi. Chi vive la danza, specie ad altissimo livello, sa che si tratta di un mondo quasi militare, in cui disciplina, duri allenamenti e rispetto dei ruoli sono alla base di tutto, ma secondo i sindacati la stessa Abbagnato avrebbe esagerato, tenendo una “discutibile interpretazione del proprio ruolo e un atteggiamento non costruttivo, spesso irrispettoso e non consono al ruolo che ricopre”.

Seguono una serie di epiteti e frasi volgari, qui non ripetibili, con le quali la direttrice si rivolgerebbe ai suoi ballerini e alle sue ballerine. La RSU ha denunciato il comportamento dell’étoile in una lettera indirizzata al sovrintendente Carlo Fuortes. Il sindacato lamenta pure l’assenteismo di Abbagnato: “Il più delle volte delega la preparazione dei balletti ad assistenti spesso impreparati e che rimontano le coreografie tramite l’uso di video”. Da qui la richiesta di “un netto cambio di passo nella gestione della compagnia, che esige una direzione consona al proprio prestigio”.

L’opinione pubblica si è così spaccata: chi ha attaccato Abbagnato, spiegando che il grande talento non giustifica in alcun modo la maleducazione. Chi invece ha difesa la stessa, sostenendo in primis che il metodo usato dalla RSU è stato sbagliato, perché i panni sporchi si lavano in casa, in secondo luogo ritenendo esagerate le accuse. La casalese Rebecca, dal canto suo, con un post dedicato alla sua direttrice si è già schierata. Mostrando anche una serie di foto che alimentano la solidarietà della stella di Casalmaggiore verso quella che è stata la sua mentore negli ultimi anni.

G.G.

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