Politica

Verde in piazza: da Piccinelli e Mozzi (CNC-Vappina) l'invito a proseguire nella sperimentazione

Abbiamo bisogno di entusiasmo e di sviluppare, nella direzione migliore, il senso delle iniziative, ossia la voglia di colorare e abbellire la città, renderla gioiosa e, aggiungiamo, divertente

CASALMAGGIORE – La sperimentazione del verde in piazza si è conclusa. Dall’opposizione di CNC-Vappina arriva l’invito all’amministrazione a proseguire sulla strada intrapresa, magari a partire dalla rigenerazione di piazza Turati segendo la proposta di Giuseppe Giupy Boles. Ad intervenire le consigliere Valentina Mozzi ed Annamaria Piccinelli.

“Le sperimentazioni necessariamente finiscono, ma l’input che le ha mosse deve essere coltivato e trovare altri sbocchi. Per fortuna non è capitato tutto ciò che aveva paventato il Sindaco inaugurando l’iniziativa e cioè che un ubriaco, alle quattro di mattina, si schiantasse contro le piante o che un uragano le risucchiasse assieme ai colonnelli di marmo. Ma aver accontentato i commercianti senza che ci siano stati problemi, non basta. Abbiamo bisogno di entusiasmo e di sviluppare, nella direzione migliore, il senso delle iniziative, ossia la voglia di colorare e abbellire la città, renderla gioiosa e, aggiungiamo, divertente. Per motivi di sicurezza e nonostante l’impegno anche finanziario dei commercianti, le piante sono risultate piccole per le dimensioni della piazza. Allora si prosegua su uno spazio più piccolo come piazza Turati e si realizzi l’altra idea, quella di trasformare la fontana in un “fiume di lavanda”, magari con l’aggiunta di ombrelloni per rendere più accoglienti le panchine assolate e colorare la piazza, assieme a giochi per bambini. Certo che meno roba c’è e meno problemi si hanno con ubriachi, uragani e manutenzioni: è lo stesso spirito con cui si è trasformato il parco della posta in un tristissimo e assolato simil cimitero minimalista. Bene aggiustare il tiro rispetto a errori o prove non pienamente riuscite, ma senza azzerare o preferire il nulla: nel caso della piazza non si rinunci a proseguire con investimenti anche minimi, oggetti removibili, tocchi di fantasia che, in attesa di progetti più strutturati (peccato per un bel bando fatto ad hoc, scaduto in luglio, a cui non si è partecipato), movimentino la città e la rendano più vivace”.

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