La fabbrica della marijuana in una cascina a Novellara: arrestato un cittadino cinese
L’intero cascinale, dopo essere stato “svuotato” dell’ingente quantitativo di stupefacenti e dell’avveniristico impianto installato per la produzione di marjuana, (quest'ultimo del valore di oltre 50.000 euro) è stato sottoposto a sequestro.
NOVELLARA – Una vera e propria fabbrica di marijuana suddivisa in reparti produttivi (coltivazione, irradiazione ed essiccazione) è stata localizzata in provincia di Reggio Emilia dai carabinieri della stazione di Novellara al cui interno i militari, congiuntamente ai colleghi del nucleo operativo della compagnia di Guastalla hanno sequestrato un migliaio di piante e un avveniristico impianto di areazione, irradiamento e irrigazione grazie al quale l’imprenditore finito in manette, era riuscito a riprodurre la corretta adattabilità per l’habitat di produzione dello stupefacente.
L’impianto irradiamento, areazione e irrigazione funzionava grazie alla fornitura di energia elettrica ottenuta attraverso un allaccio abusivo alla rete pubblica. L’intero cascinale, dopo essere stato “svuotato” dell’ingente quantitativo di stupefacenti e dell’avveniristico impianto installato per la produzione di marjuana, (quest’ultimo del valore di oltre 50.000 euro) è stato sottoposto a sequestro. Con l’accusa di coltivazione e produzione di sostanze stupefacenti i carabinieri della stazione di Novellara e del nucleo operativo della compagnia di Guastalla hanno arrestato il cittadino cinese Wei Sun Zhi, 22enne domiciliato a Novellara in via Viazza della frazione San Giovanni dove aveva sede l’azienda di marjuana.
Le indagini ora proseguono per accertare i canali di destinazione dell’ingente partita di marjuana sequestrata. A portare i carabinieri di Novellara, poi supportati dai colleghi del nucleo operativo della compagnia di Guastalla, nel cascinale oggetto del sequestro sono stati i mirati controlli eseguiti nella bassa reggiana che, già nel recente passato, avevano già portato a individuare immobili disabitati adibiti a fabbriche di marjuana. I carabinieri di Novellara si sono insospettiti dal fatto che un cascinale di fatto disabitato era dotato di energia elettrica attraverso un impianto volante che attingeva energia dalla rete pubblica.
Tale circostanza faceva insospettire i militari che optavano per effettuare le dovute verifiche culminate con il l’irruzione nel cascinale e il rinvenimento di 870 piante in stato vegetale avanzato dell’altezza di oltre un metro sequestrate unitamente all’intero impianto di aerazione, irradiazione ed essicamento. Durante l’accesso sulla rampa che porta ai piani superiori del cascinale i militari fermavano il nominato in oggetto che alla luce di quanto accertato veniva dichiarato in arresto. Le indagini ora proseguono sia per risalire a eventuali compiacenti imprenditori che per verificare gli esatti canali di destinazione della marijuana prodotta probabilmente ricompresi tra le province del nord Italia (comprendendo ovviamente il comprensorio Casalasco-Viadanese, vicino geograficamente a Novellara).
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