Il Punto Nascite Oglio Po? Per "Data Room" della Gabanelli va chiuso Ma qualcuno ci ha già pensato...
Basta scrutare meglio la tabella per capire che l’errore ci sta, nel senso che l’inchiesta si basa su dati dell’anno 2017, quando in realtà il reparto era ancora aperto. Tuttavia fa un certo effetto che a livello nazionale venga considerato attivo...

CASALMAGGIORE – Anche le grandi inchieste a volte hanno una falla: o, nel caso specifico in questione, avrebbero bisogno di un aggiornamento. Nella giornata di mercoledì l’online del Corriere della Sera ha infatti pubblicato un nuova pagina della rubrica di Milena Gabanelli dal titolo “DataRoom”. Il pensiero della giornalista, coautrice del pezzo con tanto di infografica assieme a Simona Ravizza, è riassunto nel titolo: “I 300 reparti da evitare perché non sono sicuri”.
Nell’articolo sta scritto a chiare lettere che: “Nessuno spiega ai pazienti che è meglio ricoverarsi in un grande ospedale un po’ più lontano che in uno sotto casa, ma senza i requisiti minimi”. Un pensiero cioè che va a sostegno di chi ha deciso di effettuare la chiusura dei vari Punti Nascite al di sotto dei 500 parti all’anno. Pensiero legittimo, magari non da tutti condiviso (soprattutto – immaginiamo – dalle parti di Casalmaggiore), ma comunque giustificato da una serie di dati che, secondo le due giornaliste, sono da considerare interessanti a sostegno della tesi.
Nell’elenco dei 300 reparti da chiudere, 84 sarebbero Punti Nascite: “Su 442 reparti di ostetricia – si legge infatti – , 84 – di cui 9 privati accreditati – non raggiungono il minimo di 500 nascite, considerato la soglia per un parto in sicurezza in caso di complicazioni”. Il punto però è che tra questi 84 vi è pure l’Oglio Po, che in realtà ha chiuso, con i suoi 382 parti annui, dal 31 ottobre 2018. Basta scrutare meglio la tabella per capire che l’errore è quasi giustificato, nel senso che l’inchiesta si basa su dati dell’anno 2017, quando in realtà il reparto era ancora aperto (a livello nazionale non è sempre facile avere dati freschi, lo capiamo bene). Tuttavia fa un certo effetto, specie alla luce della battaglia impostata in questi mesi dai vari comitati e dagli stessi comuni per la riapertura del Punto Nascite Oglio Po, pensare che per qualcuno quel reparto ancora sia attivo e pienamente funzionante… Magari fosse così, verrebbe da aggiungere, in chiosa.
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